Facebook Pixel
Milano 17:08
34.596,5 +0,75%
Nasdaq 17:09
18.124,5 +0,06%
Dow Jones 17:09
39.460,53 +0,18%
Londra 17:08
8.438,29 +0,68%
Francoforte 17:08
18.757,7 +0,38%

Braccio di ferro

Verso le elezioni e oltre. Troppi timori o troppo pochi?


Per chi investe le conseguenze saranno su quattro fronti.

Il primo sarà un dollaro più debole, per effetto del maggiore disavanzo delle partite correnti generato dal deficit pubblico e per la politica ancora più espansiva da parte della Fed. Per l'economia e per le borse europee l'effetto espansivo al traino dell'America sarà più che compensato dalla perdita di competitività, a meno che l'Europa non decida di varare altre misure espansive oltre a quelle già approvate.

Il secondo effetto sarà un aumento dei ricavi di molte imprese che trarranno benefici dalla spesa pubblica compensato da una riduzione dei margini di profitto (più tasse, reregulation, aumento del costo del lavoro per effetto della risindacalizzazione che Biden si impegna a favorire). Molto lavoro per gli analisti, che dovranno valutare ogni singola società alla luce del nuovo scenario.

Il terzo effetto sarà un aumento della pressione fiscale sul mercato stesso, con una possibile introduzione di un'imposta sulle transazioni finanziarie e un aumento dell'imposta sui capital gain, che indurrà a vendite prima della revisione chi ha oggi ampie plusvalenze.

Il quarto effetto sarà una rotazione dai settori colpiti dalle nuove tasse e dalle nuove regole verso i settori che godranno di ampi sussidi e finanziamenti pubblici, in particolare le energie rinnovabili.

Questi cambiamenti saranno molto impegnativi da metabolizzare. Non andrà però mai dimenticato che tutto si svolgerà con, sullo sfondo, una politica monetaria ultraespansiva che promette tassi a zero fino al 2023 e, con ogni probabilità, altre dosi di Quantitative easing oltre ai 120 miliardi al mese che la Fed acquista già oggi.

Per questo, a parte qualche limatura tattica, rimaniamo esposti al rischio.
Condividi
"
Altri Top Mind
```