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La "forbice del diavolo"

La paralisi economica
Infine, mentre il virus della crisi, attraverso successive mutazioni, abbandonava il settore finanziario per contagiare stabilmente l'economia reale attaccando i principali comparti produttivi, industriali e commerciali, abbiamo assistito, increduli, al manifestarsi di tutta una serie di altri segnali negativi ed in particolare alla nascita di una inedita figura economico - finanziaria idealmente a forma di forbice ben divaricata.

Su un braccio della forbice, quello "rosso", si andavano posizionando le grandi banche di investimento USA (in pratica le artefici della grande "crisi da avidità") che, tornate rapidamente all'utile, facevano registrare profitti record nell'ordine dei 55 mld di dollari. Anche qui, però, troppo presto e troppo in fretta per non far sorgere in noi il sospetto che gli ingenti finanziamenti pubblici elargiti alle banche (a tasso quasi zero) non fossero stati utilizzati per far ripartire una economia quasi in deflazione, ma fossero stati nuovamente impiegati dalle stesse (almeno in parte) per risistemare i propri bilanci speculando su titoli e derivati.

Tanto per chiarirci le idee, a giugno 2009 il valore dei contratti alla base dei derivati di Goldman Sachs rappresentava il 34000% del totale delle attività tradizionali della banca!!
Preoccupato da questo rischioso" ritorno al passato", il presidente dell'agenzia incaricata di vigilare sull'utilizzo dei citati fondi pubblici già avvertiva ad inizio anno: "Stiamo di nuovo percorrendo la stessa pericolosa strada di montagna, tutta curve, ma con un'auto più veloce." Ma non basta, contestualmente alla troppo rapida ripresa dei guadagni, incredibilmente, in piena crisi, le stesse banche hanno iniziato a distribuire nuovamente, come nulla fosse successo, bonus di dimensioni non facilmente immaginabili ai managers: e così JP Morgan ha distribuito bonus per 9,3 mld di dollari (in media 400.000 dollari a testa), Goldman Sachs 16,2 mld di dollari, con singole posizioni da 20/30 mil di dollari etc.
In totale, nel 2009, le banche di investimento USA hanno elargito la bellezza di 150 mld di dollari di bonus ai propri managers. Scandaloso al punto che il procuratore generale di New York Andrew Cuomo ha avviato una inchiesta sui bonus pagati da 8 banche che hanno beneficiato dei fondi statali.

Ma il vero problema è che sull'altro braccio di questa che definirei "la forbice del diavolo", lontano mille miglia dalla finanza, dai profitti, dai bonus, c'è, invece, la situazione reale dei vari Paesi. Su questo braccio, questa volta di colore nero, c'è una potente crisi che ha causato in Italia, nel 2009, una riduzione del fatturato industriale del 18% e la chiusura di oltre 30 aziende al giorno e che in Spagna ha portato al fallimento di circa 150.000 aziende con una perdita giornaliera di 4000 posti di lavoro.
Una crisi, tra l'altro più maligna delle precedenti perché si è accanita in particolare su quei settori "labour intensive", quali l'immobiliare e l'auto, che in genere accelerano il volano della ripresa e che questa volta, invece, per l'entità del colpo subito, non riescono a rispondere bene ai farmaci ed alle cure.

C'è, sul braccio nero della forbice, lo spettro della deflazione che, fedele al suo terribile motto" non compero oggi perché domani potrebbe costare meno" porta alla totale paralisi dell'economia ed obbliga i governi, per contrastarla, a rompere i salvadanai della spesa pubblica devastando così i propri conti ed il futuro dei propri figli.
C'è, infine, una disoccupazione che a Febbraio 2010 ha toccato negli USA la soglia del 9,7 %, nell'area Euro il 10% ed in Italia l'8,5 % con l'aggravante, però, che da noi appare particolarmente accentuata quella giovanile con 1 giovane (non studente) su 4 che cerca e non trova lavoro.

... Goldldman Sachs ha appena inaugurato il suo nuovo grattacielo al n° 200 di Wall Street: 200.000 mq, 43 piani (6 dedicati al trading), costo 2,1 mld di dollari, palestre, piscine, saune, ristoranti... e molti banchieri sono in rivolta perché dai loro uffici la vista non è un gran che!
Non aggiungo altro.
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