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Troppe tasse. Basta voglio la separazione!

Finché fisco non vi separi
"Amore mio ti amo alla follia. Ma quanto mi costi!" Il matrimonio? Un sogno di tanti... La separazione? Un affare per molti...
Quante volte abbiamo sognato di arrivare all'altare e sentir pronunciare la fatidica frase: "Finché morte non vi separi". Un sogno che si avvera per molti e l'inizio di una nuova vita. Ma a volte scopriamo che non è tutto oro quel che luccica! Molti matrimoni, infatti, si rivelano un "costo" da affrontare "non calcolato". Ci sarebbe da dire allora: "Finché fisco non vi separi".

Proprio così. Si tratta di una "separazione simulata" una tendenza che specialmente negli ultimi tempi di crisi si sta rafforzando e viene considerata una strategia di vita. Una separazione d'amore e d'accordo, che guarda al portafoglio e non al cuore. Infatti se il reddito non si cumula con quello del coniuge, sconti ed esenzioni sono facili e consistenti. Come ICI, bollette, tasse scolastiche, medicine e assegni familiari. Una ritrovata armonia nelle (ex) coppie con conti più leggeri.

Bisogna ricordare che comunque per antonomasia, divorziare rappresenta un arduo percorso per le famiglie, ma in questo caso è più un affare. Secondo i dati forniti dall'AMI, l'Associazione matrimonialisti italiani, ogni anno sarebbero circa 8.000 persone (il 5% dei nuovi separati complessivi) quelle che simulano una separazione per poter godere di una fiscalità più leggera.

Numeri alla mano, i divorzi in Italia si fanno sempre più numerosi. Secondo le statistiche infatti l'esercito dei nuovi separati aumenta ogni anno di circa 160mila unità e di 100mila quelli dei divorziati.


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