Facebook Pixel
Milano 10:13
33.937,8 -0,01%
Nasdaq 18-mar
17.985,01 0,00%
Dow Jones 18-mar
38.790,43 +0,20%
Londra 10:13
7.716,89 -0,07%
Francoforte 10:12
17.955,45 +0,13%

Luce e gas, fine del mercato tutelato. Dal 2019 inizia l'era del mercato libero

Consumatori italiani tra novità e possibilità di risparmio in bolletta. Ma occhio alle informazioni poco chiare

E' una vera e propria rivoluzione quella che sta per investire il mercato luce e gas con il passaggio obbligato dal mercato di maggior tutela al mercato libero.
ADDIO MERCATO TUTELATO, BENVENUTO MERCAO LIBERO - La data da segnare sul calendario è quella del 1° luglio 2019, quando il regime di monopolio farà i bagagli e andrà definitivamente in soffitta e si aprirà ufficialmente l’era del mercato libero per le forniture di gas ed elettricità.

FINE DI UN'(AR)ERA - Da un punto di vista pratico, gli utenti non avranno più la possibilità di scegliere una tariffa basata sul costo della materia prima stabilito ogni tre mesi dall’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA).

COS'E' IL MERCATO TUTELATO - Il servizio di maggior tutela è il regime tariffario che viene stabilito a cadenza annuale dall'Autorità per l'Energia Elettrica, per il gas e per l’acqua. La stragrande maggioranza dei cittadini italiani (dati ufficiali dicono siano oltre i due terzi della totalità) sfrutta il servizio di maggior tutela, pagando le bollette in base alle tariffe regolamentate dall'Autorità. Il Servizio di Maggior Tutela è utilizzato dai privati per le loro utenze domestiche, ma anche da aziende o per l’illuminazione pubblica degli enti locali. La prima fase di cambiamento partita nel 2007, con l’ingresso del mercato libero in affiancamento a quello tutelato [VIDEO], ha portato poco meno di un terzo dei consumatori a scegliere già in questi ultimi anni un operatore diverso da quello del mercato a maggior tutela.
Se fino ad oggi la scelta è stata libera, dal luglio 2019 passare al mercato libero sarà un obbligo.

IL MERCATO LIBERO - Da luglio 2019 tutti gli utenti italiani dovranno sottoscrivere un contratto di fornitura nel mercato libero scegliendo tra le offerte disponibili sul mercato. Si concluderà il percorso di liberalizzazione iniziato nell’oramai lontano 2009.
Un cambiamento che comporta indiscutibili vantaggi visto che, in linea generale, nei mercati in cui la regolamentazione è più flessibile, si riscontrano effetti positivi sul calo dei prezzi.

OCCHIO ALLE "TRUFFE" - Occhio, però, alle informazioni poco chiare. In questa fase di passaggio, è interesse degli operatori del settore accaparrarsi quanti più clienti possibili, spesso, putroppo, a discapito della trasparenza delle informazioni.
Di recente Confconsumatori ha allertato gli utenti sulla possibilità di ricevere telefonate scorrette che segnalano l'imminente chiusura del Mercato di Maggior Tutela, facendo pressione per l’attivazione di contratti nel Mercato Libero e per questo ha recentemente fornito un breve vademecum delle opzioni a disposizione del cliente, come riporta il portale Segugio.it.

IL VADEMECUM PER ORIENTARSI -
  • I consumatori possono restare nel Mercato Tutelato fino al 1 luglio 2019, dopodiché dovranno sottoscrivere un nuovo contratto nel Mercato Libero;
  • i consumatori possono passare direttamente ad un contratto nel Mercato Libero. Come accennavamo più sopra, in questo caso è consigliabile informarsi preventivamente per capire le caratteristiche del contratto;
  • i consumatori possono inoltre scegliere (anche se questa opzione è prevista solo per i contratti luce) di passare ad un contratto transitorio di Tutela Simile. L’Autorità per l’Energia ha voluto creare una formula 'intermedia', per favorire il passaggio al Mercato Libero, beneficiando delle condizioni previste dal Mercato Tutelato. In questo caso, le condizioni sono molto simili a quelle del servizio di Maggior Tutela, con durate contrattuali pari a 12 mesi non rinnovabili e applicazione di un bonus una tantum diverso da fornitore a fornitore, che viene applicato nella prima bolletta. Alla scadenza del contratto di Tutela Simile, il cliente dovrà aderire a un’offerta del Mercato Libero o restare con lo stesso fornitore del contratto transitorio precedentemente sottoscritto, secondo una struttura standard definita dall'Autorità;
  • l’ultima opzione è la così detta Offerta Placet, un contratto nel Mercato Libero, ma a condizioni standardizzate. Dal 1° gennaio 2018 ogni venditore ha l'obbligo di inserirlo tra le proprie offerte di Mercato Libero. In questo caso stiamo parlando di un contratto con durata indeterminata e condizioni economiche rinnovabili ogni 12 mesi.


Consumatori poco informati e tanta confusione - Intanto, ad oggi, nonostante i numerosi articoli ed approfondimenti, molti consumatori sono ancora poco informati o confusi sul da farsi.

Da un recente questionario dell’Associazione Consumatori Codici è emerso che il 30% degli utenti non è a conoscenza della fine del mercato di maggior tutela e l’81% degli interrogati non sa come orientarsi tra i diversi operatori sul mercato; inoltre, quasi un terzo del campione non conosce la composizione del costo di elettricità e gas e l’ammontare dei propri consumi.
Per i consumatori, la possibilità di scegliere tra diverse offerte può rappresentare un’opportunità, a patto di saper scegliere ed informarsi adeguatamente

OPPORTUNITA' DI RISPARMIO IN BOLLETTA - Da non dimenticare che il mercato libero dell’energia è già da tempo una realtà. I consumatori che hanno scelto le offerte del mercato libero, effettuando il passaggio dal regime di maggior tutela, risparmiano già da molto tempo sulla spesa delle bollette energetiche.
Secondo le elaborazioni di REF Ricerche, infatti, le offerte più convenienti del mercato libero dell’energia hanno permesso agli utenti più accorti di risparmiare tra il 3% e il 10% all’anno rispetto al regime di Maggior Tutela. In quest’ultimo anno le percentuali di risparmio sono aumentante, oscillando tra il 3% ed il 13%.


Bonus luce e gas: fanno domanda solo il 30% degli aventi diritto - Sempre sul fronte luce e gas, sono ancora tanti (troppi) gli italiani che ignorano l'esistenza di agevolazioni destinate a chi ha un reddito basso.
Più di due terzi dei potenziali destinatari ne ignorano l'esistenza - Come riferisce l'Autorità di Regolazione per Energia Elettrica e Ambiente (ARERA) "il numero di famiglie a cui è stata riconosciuta almeno una agevolazione nel corso degli anni, cioè che ha ottenuto per almeno una volta il bonus, dall’avvio del meccanismo al 31 dicembre 2017 è di 2.737.764 per l’elettrico e di 1.650.894 per il gas", mentre il rapporto fra cittadini potenzialmente destinatari del bonus e cittadini effettivamente agevolati "si è costantemente attestato, fra il 30% e il 32% dei potenziali destinatari".
Altri Speciali
```