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La coperta corta delle famiglie italiane

Non si esce dalla crisi
La recessione di cui tanto si è parlato, detto e scritto, ancora si porta dietro degli strascichi. E se quando si parla di congiuntura si pensa spesso a quella dell'economia in generale, spesso si tralascia quella che è la cellula primaria della nostra società: la famiglia e le difficoltà che questa deve affrontare ogni giorno per poter andare avanti, per poter arrivare alla fatidica fine del mese.

In Italia, le famiglie sono sempre più povere. E' questo che emerge dall'ultimo rapporto dell'ISTAT che ha monitorato il "Reddito disponibile delle famiglie nelle Regioni". Nel 2009, secondo l'Istituto di statistica italiano, il reddito disponibile delle famiglie ha subito una battuta d'arresto scivolando del 2,7%. E' la prima flessione che viene registrata dal 1995. Tutta colpa della recessione che ha portato a "un progressivo ridursi del tasso di crescita degli introiti disponibili a livello nazionale".

A risentire maggiormente della minore disponibilità del reddito, il Nord Italia e più precisamente il Nord-Ovest, dove le famiglie vedono scivolare le proprie entrate del 4,1%. Cali più contenuti sono stati registrati nel Nord-Est, dove il reddito disponibile ha subito una battuta d'arresto del 3,4%. Le cose sono andate leggermente meglio al Centro (-1,8%) mentre nel Mezzogiorno il reddito è scivolato "solo" dell'1,2%.

In generale, tale diminuzione è essenzialmente da attribuire alla contrazione dei redditi da capitale, anche se, in alcune regioni (in particolare Piemonte e Abruzzo), un importante contributo negativo è venuto dal rallentamento dei redditi da lavoro dipendente. "Il rallentamento della crescita, come più volte denunciato, dipende non solo dalla diminuzione del reddito da lavoro, ma anche dai mancati guadagni dovuti agli investimenti delle famiglie che hanno visto, prima per i crack finanziari, poi per la crisi economica, completamente annullati quei piccoli redditi che consentivano loro di far quadrare il bilancio familiare" ha dichiarato Pietro Giordano dell'Adiconsum.


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