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5G, il futuro è già qui: cos'è e come cambierà le nostre vite

Intanto in Cina già pensano al 6G


Sta ufficialmente per alzarsi il sipario sull'era del 5G che promette di cambiarci la vita. Per molti, infatti, stiamo parlando di una vera e propria rivoluzione, termine spesso usato con eccessiva generosità ma che in questa circostanza sembrerebbe quanto mai appropriato. Infatti, a differenza dei salti che abbiamo avuto con Gsm, Umts, 3 e 4G, quello che caratterizza la nuova tecnologia non è solo l’aumento della velocità per l’utente comune, ma, e sta qui la vera novità, l’ambito di applicazione. Assicurando una capacità di trasmissione dati fino a 10 Gigabit al secondo, dieci volte superiore a quella, almeno in teoria, delle attuali reti 4G, troverà applicazione nell’infinito ecosistema dell’Internet of things, degli oggetti e dei sensori connessi presenti ormai ovunque, dalle case alle auto, dalle fabbriche ai musei, dai porti ai campi coltivati.
Per i più fortunati l'anno chiave sarà già il prossimo, ossia il 2019 alle porte, al più tardi per l'inizio dell'anno successivo. La grande platea degli utenti mobili italiani dovrà invece aspettare il 2022 quando la copertura delle reti di quinta generazione si potrà considerare completa o quasi. I primi che potranno godere degli effetti e, soprattutto, dei benefici di questa tecnologia, sotto forma di servizi sperimentali e progetti pilota, saranno coloro che vivono in una delle "città pilota" del 5G (Milano, Prato, Bari, Matera e L'Aquila, cui si aggiungono Roma, Torino e lo Stato di San Marino);

IL FUTURO E' GIA' QUI - Le reti mobili di quinta generazione sono dunque pronte a fare irruzione nelle nostre vite e sono in tanti a chiedersi cosa cambierà. Come detto, almeno in teoria, avremo a disposizione connessioni da 10 a 1000 volte più veloci di quelle garantite con la tecnologia 4G Lte. L’obiettivo è di raggiungere con il 5G, entro il 2025, capacità di 100 gigabit al secondo in download, riducendo in modo sostanziale i tempi di latenza dei collegamenti mobili, passando da 100 a un solo millesimo di secondo. Questo vuol dire, ad esempio, che scaricheremo un film di due ore nel tempo record di appena 30 secondi.

La cosa più interessante sono senza dubbio i tantissimi gli ambiti di applicazione, davvero una vastità: dall’automotive alle smart city, ma anche fabbriche e musei, dall’ambiente al turismo, passando per l'agricoltura. Per molti, però, uno degli ambiti più interessanti, oltre che utile, sarà sicuramente quello della sanità, dove operano robot chirurghi che necessitano di tempi di comunicazione di pochi millisecondi e dove i medici potranno eseguire diagnosi o interventi su un paziente in qualsiasi parte del mondo, monitorando e analizzando i suoi parametri vitali grazie ad algoritmi di intelligenza artificiale che individueranno i fattori di rischio.

Ambiti dunque disparati, ma un denominatore comune, ossia far viaggiare e scambiare a distanza e in tempi velocissimi enormi quantità di informazioni in formato digitale per consentire attività che altrimenti richiederebbero grande dispendio di risorse fisiche. Sensori, telecamere e dispositivi Iot cambieranno faccia a impianti di produzione, porti e magazzini comunicando in modo integrato su un’unica infrastruttura di rete intelligente, che sfrutterà le prestazioni del 5. Anche le nostre case diventeranno smart. L’effetto 5G si farà sentire anche in ambito cinematografico, soprattutto per i film di animazione, e naturalmente anche nei videogiochi.

TORINO FA DA APRIPISTA - Lo scorso ottobre, intanto, TIM ed Ericsson insieme al Comune di Torino, che si è trasformata in una città apripista a livello mondiale dell’innovazione tecnologica digitale, hanno acceso per la prima volta nel centro storico di una città un’antenna 5G a onde millimetriche per mostrarne l’utilizzo in un centro storico. L’obiettivo era quello di mostrare che il 5G potrebbe portare ad una nuova fase di innovazione consentendo di guidare un’auto di serie da remoto e di proporre soluzioni smart city per l’ottimizzazione dei servizi pubblici.


IN CINA GIA' PENSANO AL 6G - Quando si parla di tecnologia, però, si sa: non si finisce di presentare una novità che già è tempo di un'altra pronta a superarla. Altro che 5G, sembrerebbe che in Cina si sta già lavorando al 6G. Lo riferisce il China Securities Journal, secondo cui lo standard del "futuro remoto" sarà lanciato nel 2030. Uno scenario lontano, ma non lontanissimo, calcolando visto che noi siamo ancora in attesa del 5g, e che per diverse aree del pianeta il 4G è praticamente ancora un miraggio.
Una cosa però è certa: se già 1Gbps sembra una velocità incredibile da raggiungere tramite dispositivi mobili connessi, i 1000Gbps, avete capito bene, che potrebbe garantire in linea teorica il 6G vanno davvero al di là di qualsiasi immaginazione.
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