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Anche il Fisco ha un lato "bonus"

Non solo bastonate quando si tratta di fisco. Per fortuna, ad addolcire l'amaro, ogni tanto arriva anche qualche caramella. Li chiamano "bonus" e con le famiglie italiane sempre più in affanno da un punto di vista economico quale miglior freccia nell'arco anticrisi se non qualche agevolazione fiscale per tirare un bel sospiro di sollievo?

Anno nuovo, si sa, tempo di buoni propositi e di cambiamenti. Per quanti vogliono rinnovare o mettere in sicurezza la propria casa, buone notizie, infatti, arrivano dalla Legge di stabilità 2017 che riconferma e amplia il campo delle detrazioni fiscali.

ECOBONUS - Dovete sostituire la vecchia caldaia? O cambiare gli infissi che ormai fanno spifferi da tutte le parti? Se, in pratica, avete intenzione di sostituire gli impianti di climatizzazione invernale, installare pannelli solari o fare,più in generale, interventi di riqualificazione energetica , sarete "premiati" con una detrazione del 65% fino al 31 dicembre 2017. Il bonus verrà spalmato per 10 anni sull’Irpef se si tratta di persone fisiche, o sull’Ires per le società.
Il tetto massimo della somma da portare in detrazione varia a seconda dell’intervento: da 30.000 (per la sostituzione dell’impianto di riscaldamento, per esempio) a un massimo di 100.000 euro. Se però i lavori riguardano l’intero condominio o le parti comuni di un edificio il beneficio fiscale è più ghiotto. Lo sconto sale al 70% se gli interventi riguardano almeno il 25% della superficie esterna dello stabile e raggiunge il 75% se le opere migliorano le prestazioni energetiche. Il tetto massimo di spesa da poter detrarre è di 40.000 euro per ciascuna unità immobiliare.

SISMA BONUS, IMPERATIVO SICUREZZA
- L'Italia, purtroppo, è un paese ad altissimo rischio sismico. Le scosse che ad agosto e ottobre hanno colpito il centro Italia causando ben 299 morti hanno acceso i riflettori su un problema ancora troppo sottovalutato, come quella della messa in sicurezza del territorio.
21.8 milioni di italiani abitano in 5.2 milioni di immobili situati nelle zone "rosse", quelle ciè a più alto rischio sismico, classificate zone 1 e 2: un dato che fa tremare. Il Governo, perciò, corre svelto ai ripari e punta sulla messa in sicurezza degli interi edifici, piuttosto che delle singole abitazioni. Bonus pronto a coprire fino all'85% della spesa sostenuta. Buone notizie anche sul fronte dei rimborsi: 5 anni anzichè 10.
La sicurezza, però, non è mai troppa e la vera novità di quest'anno è l'allargamento del "sisma bonus", che viene esteso anche alle aree a rischio 3, quelle cioè con un grado di pericolosità media Chi esegue un lavoro di questo tipo su prime, seconde case o su un immobile destinato ad attività produttive può contare su una detrazione della spesa del 50% sull’Irpef (o sull’Ires, per le imprese) La somma massima che si può detrarre è di 96.000 euro. Se i lavori sono tali da ridurre il rischio sismico dell’edificio di una o due classi, lo sconto fiscale sale rispettivamente al 70% e all’80%, 75% e 85% se i lavori riguardano un condominio.
Sicurezza senza confini - Anche chi vive in un’area sicura, classificata come 4, cioè ritenuta dagli esperti a bassa pericolosità, ha a disposizione un bonus del 50%. Anche in questo caso, il è di 96.000 euro. La detrazione viene spalmata su un periodo dieci anni.

DETRAZIONI PER MOBILI ED ELETTRODOMESTICI - Casa dolce casa. Per finire l'opera, dopo aver messo in sicurezza la vostra abitazione, non vi resta che pensare anche alle mura di casa rendendola ancora più confortevole e funzionale, strizzando l'occhio al risparmio energetico e all'ambiente. La lavatrice ha fatto il suo tempo? E' ora anche di dire addio al vecchio frigorifero? Oppure volete cambiare il divano, acquistare una scrivania più spaziosa, un letto più comodo o regalarvi una super poltrona per guardare la tv? Buone notizie anche per voi: è prevista, infatti, una detrazione del 50% per mobili ed elettrodomestici di classe A+ o superiore (A per i forni). Spesa massima? 10.000 euro.

Buone notizie anche per chi ha intenzione di adibire un immobile ad albergo: potete contare sul bonus alberghi, esteso al 2018, che dà la possibilità di detrarre il 65% delle spese in dieci anni.

Confermato anche il Fondo di garanzia per la prima casa, e le agevolazioni per i mutui destinate agli under 35, sia giovani coppie che single con contratti atipici, che usufruiranno di una garanzia statale del 50% presso le banche aderenti al progetto.

INCENTIVI ALLA FAMIGLIA - Pochi matrimoni, ancor meno figli e tanti, tantissimi anziani. Un Paese che invecchia, che fa figli sempre più tardi ma che soprattutto ne fa sempre meno: nel 2015, infatti, il quoziente di natalità è sceso a 8 nati per mille abitanti. Questa è la fotografia dell'Italia secondo l'Istat. E allora per cambiare il passo e dare il via ad una decisa inversione di marcia, arriva un nutritissimo "pacchetto famiglia". Da Mamma Domani al Bonus Bebè, passando per i Voucher Babysitter, tante le misure per aiutare le famiglie e incentivare le nascite.

BONUS BEBE' - Combattere la crisi a colpi di 80 euro? Si può. Confermato, infatti, il Bonus Bebè, l'assegno mensile di 80 euro destinato per 3 anni alle famiglie con Isee inferiore ai 25mila euro (raddoppiato, se è al di sotto dei 7 mila)

MAMMA DOMANI -Per investire sul futuro arriva un assegno di 800 euro, che sarà versato dall'Inps, destinato alle prime spese che potrà essere richiesta dal settimo mese di gravidanza.

BUONO NIDO - Ancora aiuti alle mamme con il contributo Buono Nido per il pagamento delle rette dei nidi pubblici e privati fino a un massimo di 1.000 euro annui. Sarà, anche in questo caso, versato dall'Inps. E' rivolto ai nati dal primo gennaio 2016 e l'aiuto sarà destinato "anche alle famiglie con bambini di meno di tre anni che, a causa di gravi patologie croniche, sono impossibilitati a frequentare un nido"

VOUCHER BABYSITTER - Mamme e lavoro, un binomio amaro. Si sa, infatti, che uno dei maggiori freni alla maternità è la difficoltà per le giovani donne, specie quelle in carriera, di conciliare casa e famiglia. Aumentano perciò anche le risorse per il "Voucher Babysitter", alternativo al congedo parentale. Nello specifico, raddoppiate quelle per le lavoratrici dipendenti (da 20 a 40 milioni di euro) e portate da 2 a 10 milioni quelle per le lavoratrici autonome.

FONDO CREDITO NUOVI NATI - Diventerà operativo entro la fine di marzo il "Fondo Credito Nuovi Nati", uno strumento destinato a fornire garanzie sui piccoli prestiti alle famiglie che avranno o adotteranno un figlio a partire dal 2017.









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