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L'incrocio pericoloso tra Tobin tax e bolli. Come difendersi

Tobin Tax, bolli e tasse.

E, nel frattempo, dal 1° marzo è entrata in vigore la Tobin tax, la tassa sulle transazioni finanziarie

Teorizzata dall'economista americano James Tobin, l'imposta sulle transazioni finanziarie è stata discussa in sede europea e approvata da alcuni paesi, come Francia, Germania, Belgio, Portogallo, Austria, Grecia, Estonia, Slovacchia, Slovenia, Spagna e Italia. Lo scopo di questa tassa è disincentivare la speculazione finanziaria degli investitori a breve e brevissimo termine.
Sebbene si tratti di un'imposta da applicarsi su ogni tipologia di transazione, la tassazione andrebbe a colpire maggiormente gli investimenti destabilizzanti divenendo invece quasi irrilevante per investimenti di lungo periodo basati sui fondamentali. Più lunga la durata dell'investimento, minore sarà l'incidenza della tassa. Il risultato atteso è quindi quello di ridurre l'instabilità e la volatilità dei mercati.

Combattere la speculazione che sempre più si sta impossessando dei mercati finanziari attraverso l'uso di tecnologie avanzate, è anche una delle vie per ridare fiducia ai piccoli risparmiatori. La commissione europea stima entrate fino a 35 miliardi di euro all'anno per l'applicazione della Tobin tax nei paesi che hanno deciso di adottarla, Italia inclusa.

Il via libera alla Tobin tax ha già suscitato diverse polemiche tra gli addetti ai lavori. Infatti, mentre l'UE e l'Italia spiegano che l'obiettivo di questa tassa è di porre un freno all'High frequency trading, gli intermediari finanziari sono preoccupati di assistere a un ridimensionamento del peso dei titoli italiani nei portafogli degli investitori esteri. Questo perché per il momento la tassa sarà adottata soltanto dagli undici paesi che hanno aderito.

A chi e come sarà applicata?
A tutte le transazioni (a carico solo dell'acquirente, ovunque sia residente) su azioni di società italiane aventi capitalizzazione superiore ai 500 milioni di euro. L'imposta è pari allo 0,12% nel 2013 e allo 0,10% dal 2014. Se la transizione è realizzata sul mercato over the counter, al di fuori dei mercati, l'aliquota sale allo 0,22% nel 2013 e allo 0,20% dal 2014.

Come si calcola l'imposta?
La tassa sarà pagata solo dall'acquirente e non dal venditore. L'applicazione dell'imposta avviene sul saldo netto di fine seduta relativo allo strumento finanziario utilizzato. Ovvero sarà applicata solo sulle operazioni che a fine seduta avranno generato un saldo positivo rispetto al giorno precedente.

Ecco qualche esempio.

- Compro 1000 euro di azioni e le mantengo in portafoglio a fine giornata. Quanto pago?
L'imposta applicata sarà dello 0,12% sul controvalore totale dell'acquisto è pari a: 1.000 x 0,0012 = 1,2 euro.

- Compro 1000 euro di azioni e a fine giornata ne rivendo 800 euro. Quanto pago?
La tassa si applica solo sul saldo positivo di fine giornata: 200 euro. Quindi 200 x 0,0012 = 0,24 euro.

- Compro 1000 euro di azioni e a fine giornata le rivendo tutte. Quanto pago?
Non pago nulla, perché il saldo alla fine della giornata è zero e la Tobin tax non si applica.

Altre esclusioni della Tobin tax o Imposta sulle transazioni finanziarie (ITF)
Non si pagheranno imposte sulle operazioni su fondi Sicav, obbligazioni, Etf, Etc e valute (es: cambio EUR/USD), oltre al trasferimento di proprietà a seguito di successione e donazione. Sono escluse inoltre le operazioni su società estere e su società italiane con capitalizzazione inferiore ai 500 milioni di euro.
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