Facebook Pixel
Milano 17-apr
0 0,00%
Nasdaq 17-apr
17.493,62 -1,24%
Dow Jones 17-apr
37.753,31 -0,12%
Londra 17-apr
7.847,99 +0,35%
Francoforte 17-apr
17.770,02 +0,02%

L’economia blu: una risposta alla crisi idrica

Il nuovo allarme sulla crisi idrica globale sollecita la nascita di una economia orientata alla gestione sostenibile delle risorse.

Le implicazioni socio-politiche sulla sicurezza

E’ storicamente dimostrato che molti dei conflitti internazionali e interni sono da imputare alla scarsità di acqua, un bene indispensabile per la salute ed il benessere dell’uomo, ma anche cruciale per l’economia. La disponibilità di acqua è potere, si pensi agli antichi Egizi ed al fiume Nilo, o ancora ai Romani ed al fiume Tevere.

Ancora oggi, le società meno sviluppate sono quelle che non hanno disponibilità di acqua e che vivono in zone desertificate del globo. Sono comunemente conosciuti come Terzo Mondo e sinora sono sempre rimasti ai margini della civiltà moderna, non per una minore capacità di organizzazione o per la mancanza di spirito ed iniziativa, ma semplicemente perché si tratta di Paesi situati nelle zone più avare della Terra, almeno sotto il punto di vista delle risorse idriche.

Il problema dell'acqua, che tenderà ad intensificarsi nei decenni a venire, potrebbe dunque condurre ad un aumento dei conflitti a livello mondiale, per l’appropriazione di una risorsa cruciale, ma sempre più scarsa.

Si pensi poi al problema igienico-sanitario, non molto conosciuto nel mondo occidentale, ma da sempre presente sulla Terra. Si stima che oggi muoia un bambino ogni venti secondi per malattie legate all'acqua e che la situazione potrebbe peggiorare ancora, coinvolgendo più Paesi di quelli che oggi soffrono la mancanza o la scarsità di questa risorsa.

Condividi
"
Altri Speciali
```