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Il lavoro dei nonni italiani vale l'1,2% del PIL

Le attività di volontariato dei nonni
Dai dati dell'IRES, emerge che i campi di applicazione, cioè quei settori in cui gli anziani offrono il loro contributo, sono stati individuati in due: quello dell'attività di cura delle persone, nelle reti familiari e quello delle attività di volontariato e di interesse collettivo.

Gli over 54 impegnati nell'aiuto gratuito sono oltre 4,7 milioni e garantiscono ogni quattro settimane circa 150 milioni di ore d'aiuto. Queste rappresentano più della metà dell'intero monte ore dell'aiuto informale e gratuito erogato dai cittadini italiani (circa 300 mln di ore) con una particolare concentrazione nell'aiuto rivolto a bambini e minori (circa l'80% delle ore complessivamente dedicate) e con una forte presenza anche nell'aiuto ad altri adulti (circa il 40% delle ore complessive). Al netto dell'aiuto rivolto ai bambini, può essere paragonato per l'IRES a un monte retribuzioni di circa 4,2 miliardi di euro l'anno.

Quanto invece all'attività di volontariato, le persone con un'età uguale o superiore ai 55 anni sono circa 300 mila su un totale di circa 826 volontari. Di questi, i volontari sistematici rappresentano il 57,3%. Ma il lavoro dei nonni non finisce qui. L'impegno di pensionati si esplica anche davanti alle scuole con funzione di "nonni vigili", che in questi anni hanno contribuito ad aumentare la tranquillità dei bambini, delle famiglie, nonché la sicurezza di queste aree.
Per diventare nonno vigile bisogna superare un regolare concorso comunale, a cui si può accedere se in possesso di determinati requisiti in genere stabiliti dagli stessi comuni che indicono il concorso. Di particolare importanza e rilevanza è l'aspetto di volontarietà che riveste il servizio prestato, per cui il relativo compenso è semplicemente un rimborso spese debitamente documentato e non rappresenta la controprestazione per l'attività svolta.

Ultimamente, la figura del nonno vigile non è la sola ufficializzata da una delibera comunale. Ora si sta facendo avanti il nonno civico, che è un pensionato che decide di dedicare un po' del suo tempo per prendersi cura della città e in particolare per rendere più sicuri e tranquilli i luoghi pubblici frequentati dai bambini, arrivando ad essere una presenza rassicurante e familiare per piccoli e grandi.
Il nonno civico svolge un servizio di volontariato civico che permette ai pensionati di partecipare attivamente alla vita della comunità e di "adottare" una zona specifica con funzioni di vigilanza, in collaborazione con gli altri servizi della città. Il progetto sul servizio civico degli anziani proposto dal Comune di Alessandria, si colloca nel più vasto quadro delle azioni a favore della persona intesa non solo come cittadino, ma anche come patrimonio di successo di una comunità.
L'obiettivo del nonno civico è semplice, utilissimo e allo stesso tempo molto bello: permettere ai bambini di giocare in tutta tranquillità nei giardini, nei parchi pubblici o semplicemente nel cortile di scuola. I nonni, dunque, diventano un fondamento dei nostri tempi tanto che si è sentita la necessità di dedicare una festività tutta per loro.

Come a maggio si festeggia la festa della mamma e a marzo quella del papà, il 2 ottobre è diventata la data in cui si festeggiano i nonni. Allora, festeggiamo pure i nonni, ma facciamolo tutti i giorni dell'anno e non solo il 2 di ottobre, anzi facciamo di più, consideriamoli una parte importante della forza lavoro e dei servizi. Ma a questo punto chiediamoci se nel nostro Paese, i servizi per i minori siano sufficienti e quali prospettive ci si presenterebbero davanti senza i nonni. Se un giorno, questa categoria dovesse fare sciopero cosa succederebbe? Cari nonni grazie di cuore a tutti non solo per quello che fate, ma anche per l'amore e la dedizione che ci mettete!


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