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Manovra Monti: arriva il giro di vite sull'evasione fiscale

Inizia la crociata contro l'evasione
Tempi duri per gli evasori fiscali; lo Stato si avvicina come un segugio, per scovare, finalmente, coloro che ritengono le tasse un inutile obolo da pagare. Il nuovo decreto "salva Italia", dunque, ha inserito come priorità il contrasto all'evasione fiscale, che da sempre rappresenta un buco nero dove vengono ingurgitati, e mai più restituiti, miliardi di euro.

La crociata contro l'evasione, come promesso, è incominciata alla fine dell'anno appena trascorso, nello splendido scenario di Cortina. Le fiamme gialle sono piombate, a sorpresa, nella perla delle Dolomiti a caccia di evasori. Gli incassi degli esercizi commerciali nel giorno dei controlli sono lievitati, come per miracolo, rispetto sia al giorno precedente sia allo stesso periodo del 2010.

Interessanti anche i controlli sui possessori di 251 auto di lusso di grossa cilindrata. Su 133 auto intestate a persone fisiche, è stato constatato che 42 appartenevano a cittadini che fanno fatica a "sbarcare il lunario", avendo dichiarato meno di 30 mila euro lordi di reddito sia nel 2009 che nel 2010. Inoltre, 16 auto erano intestate a contribuenti che hanno dichiarato meno di 50 mila euro lordi. Gli altri 118 superbolidi, invece, erano di proprietà di società che, negli anni 2009 e 2010, hanno dichiarato di essere in perdita (19 casi) o di avere utili per meno di 50 mila euro lordi (37 casi).

Dopo Cortina, controlli a tappeto anche a Milano, Roma e presso gli stabilimenti termali di Abano, mentre il Comune di Venezia di propria sponte ha deciso di andare incontro al fisco, segnalando cento casi di presunta evasione fiscale. Ma se il 2011 si è concluso all'insegna della lotta all'evasione, il 2012 non sarà da meno visto che, tra le varie misure finalizzate a far emergere il nero, c'è l'obbligo di regolare con moneta elettronica o bonifico tutte le transazioni finanziarie superiori a 1.000 euro.

Ancora più importante, per combattere l'evasione fiscale, è l'obbligo, in capo agli intermediari finanziari, di comunicare all'anagrafe tributaria le movimentazioni avvenute su conti correnti in un determinato periodo, oltre ad ogni altro utile chiarimento che possa essere d'aiuto ai controlli.

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