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La moratoria sui mutui e la surroga

La surroga
E per tutti gli altri? Per coloro che non versano in condizioni disagiate, anche se con poco più di mille euro al mese potremmo tranquillamente definirli “poveri”, non resta che la rinegoziazione o la surroga del proprio mutuo.

La rinegoziazione o ricontrattazione del mutuo è l’operazione con la quale si ridefiniscono, con la stessa banca, le condizioni del contratto di mutuo, mentre la surroga o surrogazione è un’operazione con la quale si sposta il mutuo presso una banca differente per accedere a migliori condizioni.

Il vantaggio di quest’ultima operazione sta nel fatto che non serve cancellare la prima ipoteca per iscriverne una nuova, cosa che, di fatto, azzera i costi dell’operazione poiché non va a rimpinguare le tasche dei notai. La surrogazione, fattibile solo se viene finanziato l’importo residuo del mutuo originario, consente di allungare la durata del mutuo riducendo l’importo delle rate e viceversa e di cambiare il tipo di tasso scelto inizialmente (fisso, variabile o misto). Se invece si necessita di un importo superiore allora è tutta un’altra storia, molto ma molto più onerosa.
Queste misure implementate per aiutare le famiglie in difficoltà inizialmente sembrava dovessero essere a più ampio spettro: restano fuori, infatti, i finanziamenti di credito al consumo, che come ben sappiamo di recente hanno visto una crescita esponenziale, con sempre più soggetti morosi proprio a causa delle sopravvenute difficoltà derivanti dalla crisi economica. Basti pensare che molte famiglie si sono rivolte alle associazioni dei consumatori perché hanno difficoltà nel pagare la bolletta dell’energia e del gas a seguito della cassa integrazione o della perdita del posto di lavoro. A loro non resta che aspettare: magari pioveranno briciole dal cielo!


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