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Ecobonus: interventi consentiti per ottenerlo

Quali sono gli ambiti su cui intervenire per migliorare le prestazioni energetiche degli edifici

Ottenere l'Ecobonus con interventi sulla climatizzazione

Gli interventi per il miglioramento dell’efficienza dell’impianto di climatizzazione invernale riguardano la sostituzione completa o parziale dei vecchi sistemi. La condizione, comune a tutti i possibili interventi di riqualificazione energetica, è che l’edificio sia preventivamente dotato di un impianto di riscaldamento o climatizzazione. Non sono ammessi a detrazione impianti basati su caldaie a condensazione ponendo la limitazione su quelle a pompa di calore.

Per interventi di sostituzione d’impianti di climatizzazione invernale di cui all'art. 1, comma 347, della Legge Finanziaria 2007, si intendono gli interventi di sostituzione, integrale o parziale, di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione (definizione art. 1- D.M. 19 febbraio 2007 e successive modifiche).

Il D.L. del 4 giugno 2013, n. 63 ha escluso dall'agevolazione le spese per gli interventi di sostituzione di impianti di riscaldamento con pompe di calore ad alta efficienza ed impianti geotermici a bassa entalpia nonché le spese per la sostituzione di scaldacqua tradizionali con scaldacqua a pompa di calore dedicati alla produzione di acqua calda sanitaria (comma 1, articolo 14). Rientra, quindi, la possibilità di detrarre le spese per le caldaie a condensazione.

Il D.L. 63/2013, inoltre, continua a far ricorso al sistema delle detrazioni per l’installazione caldaie a condensazione e reti di diffusione del calore, ma esclude da detta modalità di incentivazione pompe di calore e scaldacqua a pompa di calore, per le quali anche per i privati resta solo la possibilità di ricorrere agli incentivi previsti. La legislazione di riferimento, in versione integrale e con la documentazione tecnica collegata, è disponibile sul sito dell’ente Gestore dei Servizi Elettrici ed in particolare si riferisce al D.M. 28 dicembre 2012 “Incentivazione della produzione di energia termica da fonti rinnovabili ed interventi di efficienza energetica di piccole dimensioni”, detto Conto termico, ed al D.L. 3 marzo 2011, n. 28 “Attuazione della direttiva 2009/28/CE sulla promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili, recante modifica e successiva abrogazione delle direttive 2001/77/CE e 2003/30/CE”.

Il Conto Termico offre una detrazione massima del 50% delle spese di un impianto ed è uno strumento d’incentivazione con fondi limitati e pari a 700 milioni di euro annui per gli interventi realizzati o da realizzare dai privati. Per la pubblica amministrazione sono a disposizione 200 milioni di euro con regolamento leggermente diverso. Le misure d’incentivazione sono sottoposte ad aggiornamento periodico come previsto dal D.L. 28/2011. I confronti tra i diversi incentivi per capire la convenienza di ciascuno di essi in base alle specifiche esigenze devono essere dedotte dalle disposizioni di legge.


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