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Scuola, decreto e manovra: Anief ricevuta in audizione dai parlamentari

Sciopero con sit-in davanti alla Camera per chiederne le modifiche

Centinaia di lavoratori della scuola hanno stamane protestato a Roma, davanti Montecitorio, per chiedere modifiche all'inconcludente decreto salva scuola e al deludente capitolo del comparto Istruzione della Legge di Bilancio.

La manifestazione, svolta nel giorno dello sciopero nazionale Anief aperto a tutto il personale docente e Ata, di ruolo e precario, agli educatori, al personale Ata, dell’Afam e dell’Università, ha voluto sensibilizzare il Parlamento, dove in questi giorni è entrato nel vivo il confronto sul decreto ribattezzato "salva precari bis": il testo è giunto all'esame delle Commissioni di competenza, prima del voto finale dell’Aula previsto a fine mese.

Sempre oggi, in mattinata, una delegazione del giovane sindacato Anief, guidata dal presidente nazionale Marcello Pacifico, ha presentato nel corso di un’audizione tenuta presso la VII e XI Commissione riunite della Camera ben trenta proposte di modifica, anche al fine di fare condannare l'Italia alla procedura d’infrazione per la mancata stabilizzazione di decine e decine di migliaia di precari della scuola italiana pur in presenza di posti vacanti e disponibili.

"Sul precariato cronico italiano è giunta l’ora di trovare soluzioni adeguate rispetto al diritto dell’Unione Europea, ma anche della nostra Costituzione - ha detto Pacifico, prima alla piazza e poi ai parlamentari -. È bene che, come accaduto in passato, i nostri governanti della scuola abbiano la coscienza di ascoltare le richieste di chi, come l’Anief, segue da anni le necessità dei lavoratori della scuola, ad iniziare da quelli precari. I problemi riguardanti alcuni particolari e sentiti temi, come gli organici sottodimensionati, i profili professionali bloccati e le cattive norme che regolano il reclutamento del personale, non si possono risolvere da soli o con provvedimenti deboli”.

"Anief si batterà sino all'ultimo - ha aggiunto Pacifico - perché vengano portati a termine questi obiettivi in sede parlamentare, ben definiti nella piattaforma sindacale. Nel frattempo, comunque, il giovane sindacato ha deciso di aprire le preadesioni gratuite ai ricorsi, al fine di tutelare nelle sedi opportune i diritti dei troppi docenti, amministrativi, tecnici e collaboratori scolastici, facenti funzione Dsga, dirigenti tecnici con incarichi temporanei e ora anche esclusi dal nuovo concorso riservato oppure al corso abilitante o di specializzazione per l’insegnamento agli alunni con disabilità accertata. Ma anche per andare a determinare una riflessione seria sui testi ora all'esame di Montecitorio".

(Foto: unique hwang / Pixabay)
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