Le
nuove norme sui concorsi, per diventare insegnante,
si applicano retroattivamente per l'ultimo bando del concorso a cattedra, ma questo riguarda
solo alcune discipline come matematica, informatica e tecnologia, che coinvolgono solo 3mila posti sui 30mila banditi.
Lo spiega
Marcello Pacifico, Presidente del sindacato
Anief, aggiungendo "riteniamo, in primo luogo, che questa
semplificazione deve avvenire
per tutte le altre classi di concorso e bisogna
dare più tempo ai candidati, almeno un minuto a risposta, perché non è la velocità che serve per valutare il merito nello svolgimento di una prova scritta di un concorso ordinario. Da ultimo, bisogna
abbassare la soglia, perchè è inutile pensare di raggiungere 70 centesimi piuttosto che 60 centesimi, mentre è più importante garantire la soglia della sufficienza".
E' evidente che questo sistema deve andare a regime e bisogna fare in modo che, chi ripete più volte queste procedure, possa anche
scegliere in un punteggio più favorevole, perché la graduatoria cambia ogni anno e non bisogna penalizzare chi, in passato, ha superato certe prove.
"Tutte queste modifiche - afferma Pacifico -
le chiederemo al tavolo sul reclutamento con il ministro Bianchi, ma anche nelle aule parlamentari, perché è
importante ripristinare il doppio canale di reclutamento: il 50% per cento dei posti assegnato a chi vince i concorsi, l'altro 50% dato ai precari che insegnano da anni nelle nostre scuole. Precari - conclude - che hanno diritto ad avere il riconoscimento della loro professionalità attraverso titoli abilitanti, la specializzazione su sostegno, insieme al personale di ruolo, che ha diritto a passaggi di ruolo ed a conseguire altre abilitazioni per non rimanere sempre immobilizzato".
"