Prendono ufficialmente il via le operazioni che tra marzo ed aprile andranno a rinnovare nelle 8mila
scuole autonome italiane le
rappresentanze sindacali di 1 milione e 100 mila lavoratori, tra docenti e Ata. Nella delegazione Cisal sarà presente anche un rappresentante
Anief: l’organizzazione sindacale autonoma del comparto Scuola che a distanza di dieci anni dalla sua fondazione punta a superare la soglia del 5% e a diventare quindi rappresentativa. I presupposti perché ciò si realizzi ci sono tutti: il giovane sindacato autonomo ha infatti già assicurate una lista su due all'interno degli istituti scolastici (in totale 4mila). Inoltre, arriva a questo appuntamento con oltre il 6% delle deleghe (38mila) e oltre 6mila candidati. E continua, incessante, nella sua azione di ricerca di altri docenti e Ata interessati a costruire assieme una scuola finalmente giusta, equa, solidale e sicura.
"Siamo pronti a cambiare il contratto collettivo nazionale in tutti i casi in cui non riconosce la parità di trattamento tra precari e di ruolo o tutto il servizio di ruolo nella ricostruzione di carriera o nei passaggi di ruolo; ma anche i contratti collettivi quadro, laddove prevedono la trattenuta del 2,5% in regime di TFR, i contratti integrativi che negano ai neo-assunti dal 2011 il primo gradino stipendiale o nella mobilità inseriscono blocchi o vincoli o non riconoscono il servizio nella paritaria - ha dichiarato
Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief - . Tra i contratti che vogliamo rivedere ci sono pure quelli di istituto, laddove antepongono interessi personali o particolari al diritto nazionale e comunitario e alle fondamentali regole della trasparenza, del merito, dell'efficienza ed efficacia della PA. Abbiamo intenzione di attuare una rivoluzione, nel senso buono del termine: lo riteniamo necessario. Siamo convinti che con i dirigenti sindacali Anief finalmente soffierà un vento di diritto nelle nostre scuole, attraverso i tavoli della concertazione: un vento nuovo, indispensabile per organizzare al meglio le nostre scuole ed educare le generazioni del domani".