Grande ottava per il
petrolio, che guadagna l'8,6% chiudendo venerdì a
67,39 dollari al barile. Il greggio continua a scontare una certa incertezza sul fronte degli scambi internazionali, anche se un tweet di Trump ha allentato le tensioni fra USA e Cina. A sostenere il crude anche le
previsioni più recenti dell'OPEC su un aumento della domanda.
Il
gas naturale ha guadagnato l'1,2% a
2,735 dollari per milione di BTU, sull'onda dei positivi dati dell'EIA sugli stoccaggi, che hanno evidenziato un calo inconsueto nella prima settimana di aprile. Il gas continua infatti a beneficiare di un clima insolitamente freddo per questa stagione dell'anno, che sta tardando gli accumuli di scorte.
Ottava incolore per il
grano, che ha chiuso a
472,50 cent per bushel, con una variazione trascurabile rispetto al precedente venerdì. Il frumento ha così scontato nell'ultima seduta le previsioni meteo che preannunciano piogge negli US Plains, annullando i guadagni costruiti faticosamente durante la settimana.
Settimana positiva per l'
oro, che ha chiuso a
1.344,8 dollari l'oncia, in vantaggio di circa l'1%, grazie ad un ritorno di appeal del metallo nella funzione di bene rifugio.
Il complicarsi della situazione in Siria ha galvanizzato il metallo, che dall'altra parte è tenuto sotto pressione dalle aspettative per un graduale aumento dell'inflazione e dei tassi in Occidente.
Settimana positiva per il
rame, che ha guadagnato lo 0,4% a
3,0710 dollari la libbra, grazie ad un temporaneo allentamento della guerra in atto fra USA e Cina, dopo un tweet di Trump. La discreta domanda e gli elevati prezzi spot hanno fatto il resto e contribuito a sostenere il mercato.