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UDIR evidenzia le criticità del contratto per i dirigenti scolastici

A giugno si dovrebbe firmare l'ipotesi di contratto sulla dirigenza scolastica, Teleborsa ha incontrato e intervistato Marcello Pacifico, Presidente UDIR, al quale ha domandato quale sia la posizione del sindacato dei dirigenti scolastici.

"Abbiamo criticato questo contratto perché mancano delle parti fondamentali - così esordisce il Presidente Pacifico - innanzitutto manca l'adeguamento alla legge, la legge semplificazione approvata neanche qualche mese fa".

"Questa legge - prosegue il presidente - dice chiaramente che il salario accessorio, di tutti anche dei dirigenti scolastici, deve essere sbloccato nel momento in cui si firma un contratto. Nel contratto che è stato siglato, nell'ipotesi che è stata siglata prima non c'è traccia e questo comporterà purtroppo che dirigenti scolastici perderanno dai 6 mila agli 8 mila euro all'anno perché questi soldi vengono meno dal deposito di quegli assegni ad personam, dei presidi andati in pensione, nel fondo che interssa i dirigenti scolastici il FUN, e quindi questo porterà meno risorse per i dirigenti scolastici.

"Inoltre c'è un problema che l'ufficio legale di UDIR ha già sollevato e analizzato che è quello della mancata perequazione piena delle diverse aree dell'istruzione, della ricerca e dell'università confluite nella stessa area della dirigenza a partire dall'anno 2016, che porta a stipendi diversi tra dirigenti che per contratto sono inquadrati nella stessa area. Questo significa altri 8 mila euro in meno al dirigente scolastico".

"Con questo contratto - spiega Pacifico - i presidi perdono 16 mila euro. Ecco perché non siamo felici di questo contratto, UDIR non ha altra alternativa che confermare il ricorso al giudice del lavoro. Non appena sarà firmato questo contratto, la prima cosa che faremo sarà quella di rivolgerci ai giudici del lavoro per chiedere il giusto riconoscimento di una professione. Una professione quella di dirigente scolastico che ancora oggi viene violata, anche di fronte all'opinione pubblica, con questa richiesta di un cartellino, come se il furbetto forse il dirigente e non chi non lavora e fa il fannullone nella pubblica amministrazione".
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