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Il punto sulle commodities 12 novembre 2018 - [video]

Il mercato delle materie prime analizzato dall'Ufficio Studi di Teleborsa

Affonda sul mercato il greggio, che a fine settimana soffre con un calo del 4,67%.
Il quadro tecnico del petrolio (Crude Oil) suggerisce un'estensione della linea ribassista al test del pavimento 59,41 con tetto rappresentato dall'area 62,26.

Settimana molto negativa per il carburante, che perde terreno, mostrando una discesa del 5,03%.
Il quadro tecnico della benzina RBOB segnala un ampliamento della linea di tendenza negativa con discesa al supporto visto a 1,597, mentre al rialzo individua l'area di resistenza a 1,67.

Brillante rialzo per il derivato sul Gas, che lievita in modo prepotente archiviando la settimana con un guadagno del 12,99%.
Lo status tecnico del Future sul Natural Gas è in rafforzamento nel breve periodo, con area di resistenza vista a 3,778, mentre il primo supporto è stimato a 3,602.

Settimana in ribasso per il derivato sul grano, che porta a casa un decremento dello 0,88%.
Lo scenario tecnico del Grano mostra un ampliamento della trendline discendente al test del supporto 498,7 con area di resistenza individuata a quota 508,7.

Sostanzialmente invariata la settimana per il Future sul Mais, che chiude le contrattazioni sui valori dell'ottava precedente.
Per il medio periodo, le implicazioni tecniche assunte del Mais restano ancora lette in chiave positiva.

Andamento piatto per il derivato sui semi di soia, che propone sul finale di settimana un moderato +0,11%.
Segnali di rafforzamento per la tendenza di breve con resistenza più immediata vista a 877,8, con un livello di supporto a controllo della fase attuale stimato a 870,1.

Chiusura in rosso per l'oro, che termina la settimana segnando un calo dell'1,13%.
La struttura di medio periodo resta connotata positivamente, mentre segnali di contrazione emergono per l'impostazione di breve periodo costretta a confrontarsi con la resistenza individuata a quota 1.227,1.

Settimana negativa per il platino, che chiude le contrattazioni con una perdita dell'1,13%.
Lo scenario di medio periodo è sempre connotato positivamente, mentre la struttura di breve periodo mostra qualche cedimento, letto dai relativi indicatori, per l'opposizione della resistenza stimata a quota 866,4.
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