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Udir, la dirigenza scolastica non è più il fanalino di coda

Il giovane sindacato dei presidi, Udir, il cui presidente è Marcello Pacifico, ha tentato di introdurre delle modifiche alla legge di stabilità, attraverso emendamenti, che permetterebbero ai presidi di svolgere il proprio lavoro senza più responsabilità che non gli appartengono ed equiparandoli finalmente ai colleghi dell’area dirigenziale.

In sintesi le richieste consistono nell' esonero dalle responsabilità del dirigente scolastico dopo la segnalazione agli organi competenti delle problematiche legate alla sicurezza; utilizzo delle risorse finanziate per riconoscere la "Ria" ai dirigenti scolastici assunti dal 2002; riconoscimento della perequazione esterna fin dal 2016 e per intero, ripristino e incremento del Fondo Unico Nazionale.

"In mancanza di una risposta, sarà inevitabile ricorrere in tribunale" fa sapere il presidente Pacifico e a questo proposito, Udir ricorda che ha attivato specifici ricorsi al Giudice del Lavoro.

Sulla perequazione esterna, che lascia i presidi indietro di 38mila euro annui rispetto ai colleghi della PA con molte meno responsabilità, è possibile inviare sin d’ora una diffida, anche in attesa di una nuova pronuncia della Consulta per interrompere la prescrizione "per rivendicare l'intera perequazione esterna, Udir ha predisposto uno specifico ricorso cui è possibile aderire gratuitamente iscrivendosi al sindacato entro il 22 dicembre 2017 e una diffida da inviare al Ministero dell'Istruzione e al Ministero delle Finanze in modo da rivendicare una cifra fino a 43mila Euro nel quinquennio" fa sapere Pacifico.



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