Settimana poco mossa per il petrolio, che ha chiuso con una flessione dell’1,81% a 47,64 dollari. Nel mese di Agosto il greggio si è apprezzato di oltre il 20%, con gli investitori in attesa di un congelamento della produzione che potrebbe arrivare già a fine settembre, quando si incontreranno in Algeria i membri dell’
OPEC.
L’ottava è risultata decisamente positiva per il
gas naturale, che avanza dell’11,11% a 2,871 dollari, in scia ai dati settimanali sugli stoccaggi. Questi hanno visto ancora un
aumento di 11 BCF, anche se al di sotto della media degli ultimi cinque anni pari a 66 BCF, già da 16 settimane consecutive.
Settimana nera per il
grano, che ha chiuso in calo del 10,19% a 383,50 cent per bushel, a causa di un livello di scorte sempre molto elevato. I prezzi
stazionano sui minimi da oltre cinque anni e non dovrebbero scendere ancora. Le attese sono per una ripresa dei prezzi verso quota 505 cent.
Settimana in ribasso per l’
oro, che retrocede dell’1,41% a 1.321,5 dollari l’oncia, anche se il quadro tecnico rimane ancora positivo, a seguito del calo di aspettative per un rialzo dei tassi da parte della
FED a Settembre. Solo eventuali discese dei prezzi sotto quota 1.300 aprirebbero nuovi scenari
ribassisti verso area 1.200.
Settimana negativa per il
rame, che cede il 4,08% a 2,08 dollari la libbra, a causa dei segnali di frenata dell’economia. Le implicazioni tecniche restano negative, con possibili discese dei prezzi sotto area 2,04, che aprirebbero la strada verso l’importante area di supporto individuata a 1,92.