Gli
ecobonus sono stati un grande successo in Italia e lo saranno ancora, ma
bisogna passare alla fase 2, privilegiando gli interventi che producono maggiori risultati e le aree che sono rimaste indietro, come condomini, periferie, fasce deboli di reddito ecc. Ce lo ha raccontato il
Presidente di ENEA, Federico Testa, in una intervista incentrata sugli ecobonus.
Gli ecobonus sono stati un successo in Italia con circa un milione di interventi attivati e 9,5 miliardi di investimenti negli ultimi tre anni. La proroga degli incentivi con modalità più selettive manterrà questo passo?"Credo di sì, gli ecobonus sono stati una cosa importante, hanno aperto la strada, quindi credo sia stato giusto passare ad una seconda fase, quella in cui si cerca di collegare i costi che si sostengono con i benefici che si ottengono".
Secondo Testa, è necessario "privilegiare, attraverso questa strada, gli interventi non sono stati fatti nel passato o gli
interventi che producono maggiori risultati dal punto di vista del miglioramento dell'efficienza e della qualità dei nostri consumi in termini del rispetto dell'ambiente".
Quanto ha risparmiato l'Italia in questi anni e quali sono le aree che promettono ancora una crescita elevata?Ammettendo di non essere appassionato dei numeri che si danno, il Presidente di ENEA ha affermato che
"l'Italia ha risparmiato tanto ed ha anche speso abbastanza", ma "la sfida che abbiamo davanti adesso è quella di riuscire a
mettere risorse sull'efficienza energetica, perché è la cosa più
smart di tutte".
Testa ha parlato anche delle
tipologie di abitazioni e categorie che si sono trovate indietro con l'ecobonus, sebbene siano le più diffuse nel nostro paese: "i grandi
condomini nelle periferie, quelli costruiti negli anni '50,'60, '70 quando non c'erano regolamentazioni, che spesso sono anche i più degradati e sono anche quelli dove vive la
popolazione con minor capacità di reddito, ecco lì si è fatto pochissimo".
Ed è proprio questa
"la sfida dei prossimi anni" sottolinea il numero uno di ENEA, cioè cambiare il panorama legislativo e gli incentivi per consentire di "fare interventi sulle abitazioni, che possono far risparmiare il 50% delle bollette, non poco, attraverso
meccanismi di incentivazione che possono essere utilizzati da tutti, anche dai non capienti, dalle persone che non hanno redditi sufficienti per poter utilizzare la detrazione fiscale, che possono cederla a qualcun altro".
Testa ha fatto l'esempio delle
persone anziane: "Se io sono una persona anziana, ho più di settant'anni e mi dicono fai questo intervento e lo recuperi con le tasse dei prossimi 10 anni, magari mi interessa fino ad un certo punto. Se invece ho un
incentivo alto che posso cedere a qualcuno che fa il lavoro, questo diventa uno
stimolo importante".
Il Presidente di ENEA ha dunque auspicato che "possa partire un
importante mercato del risanamento dal punto di vista dell'efficienza dei condomini" (DEEP Renovation), che avrà
"importantissime conseguenze nel settore dell'edilizia" e consentirà di "dare quell'inversione di segnale rispetto alla crescita della nostra economia".
Testa ha ricordato che nell'ultima legge di bilancio è stata inserita una norma che consente di avere un ulteriore
aumento della detrazione fiscale se si fanno insieme interventi di
efficienza energetica e di messa in
sicurezza antisismica, con indubbi vantaggi quali la realizzazione di
un cantiere solo e la conseguente
riduzione di costo, ma con l'ulteriore risultato che il costo dell'intervento antisismico viene ripagato dai risparmi prodotti dall'efficienza energetica. "Questi sono i motivi per cui questo potrebbe essere un provvedimento molto interessante", ha detto.
Concludendo, Testa ha auspicato un
sistema che consenta alle multiutility dell'energia di presentarsi sul mercato proponendo ai condomini di
cedere il diritto alla detrazione a fronte della realizzazione del lavoro da parte delle stesse, con
recupero del costo residuo in 10 anni attraverso i risparmi realizzati in bolletta.