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Udir: dirigenza scolastica grazie allo Stato un guazzabuglio di lavoro

"I dirigenti scolastici italiani sono in sofferenza, esercitano la propria professione con grande difficoltà". A dirlo è Vito Lo Scudato dirigente scolastico UDIR. Nella giornata del 9 aprile, in occasione dell'incontro al Senato per la presentazione degli emendamenti al ddl del Ministro Bongiorno, ai microfoni di Teleborsa ha spiegato alcune delle motivazioni che hanno spinto il sindacato UDIR a presentare le proposte.

"Speriamo vivamente che vengano tenute in conto e migliorate le condizioni di lavoro dei dirigenti; vi è l’intera responsabilità della sicurezza di tutto il personale della scuola e degli allievi. Tutte le responsabilità che la legge prevede senza però nessun tipo di risorsa economica".

Un tema delicato è anche quello della retribuzione. Lo Scudato spiega che "i dirigenti scolastici sono frammentati in posizioni stipendiali differenti sulla base del concorso che hanno vinto con differenze economiche anche consistenti. Un fatto inverosimile perché il lavoro è lo stesso ma nel corso del tempo la retribuzione diminuisce sulla base delle fasce concorsuali. Questa differenze sulla retribuzione vorremmo che finissero. A fronte della stessa prestazione di lavoro vorremmo percepire la stessa retribuzione".

Il dirigente scolastico UDIR conclude ricordando che da anni, con forza, il sindacato UDIR chiede a gran voce "la perequazione, cioè l'armonizzazione delle retribuzioni deve avvenire anche all'esterno del comparto scuola; deve riguardare quindi anche le altre pubbliche amministrazioni e quindi tutti i dirigenti dello Stato".
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