EUR/USDEuro in calo sul biglietto verde scambia a 1,0668 dollari dopo che il Presidente della BCE,
Draghi ha escluso variazioni alla linea espansiva di politica monetaria. Anche gli ultimi dati sull'
inflazione dell'area euro, in frenata, hanno contribuito ad allentare la pressione sul mantenimento di una politica accomodante. Il
dollaro risale, invece, sulle prospettive di riduzione del bilancio della Fed se l'economia USA continuerà a crescere. Il
primo livello di supporto è visto a 1,0635 dollari.
USD/YENDollaro sostanzialmente debole nei confronti dello yen scambia a 110,81. La valuta nipponica trae beneficio dal
miglioramento del sentiment tra le imprese giapponesi segnalando un allargamento della ripresa guidata dall'export. Tra gli investitori si è rafforzata l'ipotesi che la prossima mossa della Banca del Giappone sarà una stretta monetaria, nonostante il governatore Kuroda abbia ribadito che non c'è ragione per rimuovere il massiccio stimolo monetario. Il
primo supporto è visto a 110,39 yen.
GBP/USDSterlina sostanzialmente debole nei confronti del biglietto verde vale 1,2461 dollari. La divisa statunitense tra beneficio da ciò che è emerso dai verbali dell'ultima riunione Fed: la
banca centrale USA si avvia a ridurre la liquidità del sistema finanziario americano, a condizione però che i dati sull'economia reale restino positivi. Intanto sale l'attesa per l'importante dato sul mercato del lavoro americano che sarà svelato domani. Il
primo livello di supporto è visto a 1,2440 dollari.
EUR/YENGli acquisti rifugio sullo yen consentono alla
valuta giapponese di allungare il passo nei confronti dell'euro che dal canto suo risente dei
commenti rilasciati dal Presidente della BCE, Draghi. Il banchiere resistendo alle pressioni esterne ha affermato che non è l'ora di cambiare la linea sui tassi di interesse nell'area euro. Il cross scambia a 118,21 yen. Il
primo livello di supporto è visto a 117,55 yen.