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Il punto sulle commodities 18 settembre 2018 - [video]

Il mercato delle materie prime analizzato dall'Ufficio Studi di Teleborsa

Settimana ottima per il Petrolio, che chiude in rialzo del 1,47%. Il mercato è stato favorito dalle continue tensioni in Iran e dall’allarme lanciato dall’AIE sui rischi alla produzione in alcuni Paesi chiave, che ha in buona parte controbilanciato la crescita dei pozzi attivi in USA segnalata da Baker Hughes.

Stabile per la Benzina RBOB, che archivia la settimana con progresso dello 0,34%. Il prezzo è stato supportato dalla risalita del greggio, mentre l’ultimo report dell’EIA sulle scorte ha evidenziato un aumento di 1,3 milioni di barili.

Ottava positiva per il Future sul Natural Gas, che in chiusura di venerdì scorso evidenziava un -+0,82%. Il report settimanale dell’EIA sugli stoccaggi ha evidenziato un aumento di 69 BCF, leggermente superiore al consensus di 68 BCF, confermando una produzione record degli USA con storage a 2.636 miliardi di piedi cubici.

Ottima settimana per il Grano che chiude la settimana con un rialzo del 3,24%. Il mercato ha costruito il rialzo sulle prospettive di un calo della produzione mondiale, con l’Australia che ha subito il contraccolpo della siccità, anche se il report dell’USDA è apparso negativo, perché ha rivisto al rialzo le stime di carryover (scorte finaliper l’anno in corso a 261,3 milioni di tonnellate.

Risultato negativo per il Mais, con una flessione dell'1,83%, sui valori dell'ottava precedente. A pesare sul prezzo ha contribuito il report mensile dell’USDA, che ha rivisto al rialzo le stime sulla produttività del raccolto (crop yield) indicando un volume di 181,3 bushel per acro.

Chiusura sopra la parità il Future sui Semi di Soia, che segna un +0,76%. Il mercato ha scontato solo parzialmente le indicazioni arrivate dall’ultimo report mensile dell’USDA, che ha rivisto al rialzo le stime sulla produttività del raccolto a 52,8 bushel per acro.

Altra settimana incolore per l'Oro, che archivia l'ottava con un +0,37%. Il mercato resta in attesa di novità dalla Federal Reserve in autunno, quando si attende un altro aumento dei tassi, nonostante l’inflazione USA ha evidenziato un piccolo rallentamento ad agosto.

Resta protagonista il Platino, che chiude la settimana con un rialzo del 2,1%. A sostenere il recupero del prezzo, che resta ancora molto vicino ai minimi da 10 anni a questa parte, contribuisce l’attesa di una riduzione della produzione mondiale, alimentata dai tagli programmati dai colossi minerari mondiali.
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