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Il punto sulle commodities 30 maggio 2016

Il mercato delle materie prime analizzato dall'Ufficio Studi di Teleborsa

E’ ancora rally per il petrolio, che continua a scommettere su una progressiva riduzione dell’eccesso di offerta, grazie alle interruzioni di alcuni Paesi produttori, e sulla graduale riduzione delle scorte: questa settimana l’EIA ha annunciato un calo superiore al previsto. Il petrolio chiude a 49,33 dollari in rialzo del 3,3% rispetto ad un massimo toccato di oltre 50 dollari.

Scattano le ricoperture sul gas naturale, che ha messo a segno un rally dopo aver toccato nuovi minimi sotto i 2 dollari, chiudendo poi in rialzo del 5,19% a 2,169 dollari. A penalizzare il gas concorre ancora l’eccesso di offerta ed i deludenti dati annunciati dall'EIA sugli stoccaggi.

Settimana buona per il grano, che ha chiuso in rialzo del 2,94% a 481,50 cent al sacco, beneficiando delle preoccupazioni alimentate da un peggioramento delle condizioni climatiche in USA. L’arrivo di piogge nelle zone di produzione infatti depone a sfavore della qualità del raccolto.

L’oro ha chiuso l’ottava a 1.213,8 dollari l’oncia, ai minimi da tre mesi ed in calo del 3,12%. A zavorrare il metallo prezioso concorre l’atteso rialzo dei tassi USA, che per la prima volta il Presidente della Fed Janet Yellen ha definito "appropriato" nei mesi a venire. Questo ha fatto volare il dollaro, penalizzando l’oro e gli altri asset che non offrono rendimenti.

Settimana all'insegna della rimonta per il rame, che recupera il 2,7% a 2,11 dollari la libbra, recuperando le perdite accumulate nelle ultime tre settimane. A motivare la rimonta sono state le speranze di un miglioramento delle condizioni economiche in Cina, in attesa del report sul PMI manifatturiero in uscita questa settimana.
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