Un’attenzione alla difesa del
territorio la possiamo vedere, ad esempio, da un professore che rimane dietro la cattedra o la scrivania pe parlare agli studenti, una divisione tra due
interlocutori.
Che cosa vuol dire? Che anche gli stessi "arredi" rappresentano un "segnale" di
difesa. E come possiamo ridurre o aumentare questa sensazione? Per ridurla, se siamo un
professore, camminando tra i banchi, eliminando quindi la barriera. E quando siamo dietro una scrivania, possiamo spostarci leggermente e avvicinarsi.
Questo fa percepire al nostro interlocutore una maggiore
libertà nello stare insieme.
Riguardo la "conquista del
territorio", uno "status" quasi atavico che ciascuno di noi ha, ce ne accorgiamo facilmente, ad esempio, scegliendoci il posto quando viaggiamo in
treno e, se possibile, nel posto libero accanto mettiamo qualcosa di nostro, come una borsa o la valigia.
Stessa cosa nella sala d’aspetto di uno
studio medico, dove tendiamo a occupare “più spazi”. O, più banalmente, a una festa accade di metterci seduti con le braccia allargate. Questo per delimitare il nostro
spazio vitale.