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Scuola, Anief per la prima volta all'Aran parla del diritto allo sciopero

Stefano Cavallini di Anief Campania interviene sul problema della "non" compressione di questo diritto in vista di una nuova convocazione il mese prosismo

Il giovane sindacato della scuola Anief è stato convocato per la prima volta all'Aran come sindacato rappresentativo del comparto istruzione e università. Lo definisce un "incontro storico" il responsabile di Anief Campania, Stefano Cavallini, aggiungendo "siamo stati convocati anche per il mese prossimo, perché l'amministrazione ancora non ci ha dato una base da cui partire per trovare l'accordo finale".

"La tematica della convocazione non era per niente banale", ha affermato il sindacalista, spiegando che "si è trattato di un incontro preliminare riguardante gli scioperi del comparto".

"Possiamo dire che l'Anief ha presentato le proprie istanze - ha sottolineato Cavallini - che riguardano soprattutto la non compressione del diritto allo sciopero che deve riguardare sia il personale docente che il personale ATA".

Nell'intervento dinanzi all'Aran, il responsabile di Anief Campania ha disquisito su vari aspetti riguardanti il diritto allo sciopero, in particolare la non compressione di questo diritto, che si sconta con altri diritti, quali il diritto all'istruzione/diritto alla sorveglianza, con implicazioni riguardanti i contingenti minimi lavorativi e il problema dell'interruzione di pubblico servizio. Fra gli altri temi trattati la comunicazione "volontaria" e l'opportunità di definire degli "intervalli" alla ripresa delle attività scolastiche dopo le festività. E ancora di diritto all'istruzione/diritto alla sorveglianza per il personale ATA e le

"Ovviamente sono osservazioni iniziali che comporteranno una riflessione da parte di tutti, noi parte sociale, voi parte amministrativa su quello che è il significato delle parole che metteremo nel nuovo accordo", ha concluso Cavallini.




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