"L'ultima
pronuncia del Tribunale di Vercelli in Corte di Giustizia europea dà ragione a una battaglia che Anief porta avanti da anni con diverse sentenze ottenute sul tema del precariato. Ancora una volta Anief riesce a interpretare i diritti del personale precario della scuola italiana". È quanto annuncia il
presidente nazionale Anief Marcello Pacifico invitando, in attesa della sentenza della Corte di Giustizia europea, i docenti precari a fare domanda per ottenere il bonus da 500 euro previsto dal 2016 per il personale di ruolo.
"Secondo l'ordinanza del Tribunale di Vercelli – spiega Pacifico – tutto il personale precario docente deve avere diritto all'attribuzione della
Card docenti ovvero di quei 500 che con la legge 107 del 2015 sono stati destinati, dal primo settembre 2016, al personale di ruolo. Ad ogg i– prosegue il sindacalista – il personale precario, 250mila persone chiamate ogni anno, pari a un quarto dell'organico chiamato dallo Stato italiano a portare avanti la scuola, non ha diritto a questo strumento che consente di svolgere attività formative e, in questo momento, dà la possibilità di acquistare strumenti informatici necessari per svolgere al meglio la didattica a distanza. Questo perché
lo Stato italiano continua a discriminare i precari. Noi siamo convinti che i precari della scuola italiana abbiano diritto al bonus e per questo abbiamo messo a loro disposizione un modello di diffida per poter interrompere i termini di prescrizione e richiedere l'erogazione di questo assegno comprensivo degli arretrati dal 2016 a oggi.
Una somma pari a 2500 euro che per molti potrebbe essere considerata inutile ma per altri potrebbe costituire un supporto importante".
"