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Scuola, sciopero a Bolzano per il primo giorno di lezioni

Primo suono della campanella oggi nella provincia autonoma di Bolzano, dove sono rientrati a scuola in presenza 90mila alunni, inaugurando l'anno scolastico 2021/2022, che gradualmente prenderà il via nei prossimi giorni nelle altre regioni d'Italia. Primo giorno all'insegna dello sciopero, proclamato dal sindacato Anief a causa dell'obbligo del Green pass e delle relative ingiuste sanzioni, che si traducono in sospensione e multa fino a mille euro.

Il sindacato ha deciso di promuovere questa mobilitazione e fermare l'attività scolastica il primo giorno di scuola, con date diversificate a seconda del calendario regionale, fino al termine ultimo del 20 settembre.

"Quest'anno lo sciopero è ancora più sentito - afferma il Presidente del sindacato Marcello Pacifico - perché vogliamo riaprire la scuola in sicurezza. Basta promesse, basta slogan e basta decisioni che non risolvono il problema della didattica in presenza".

Oltre allo stop al green pass ed alle sanzioni, Anief chiede anche l'applicazione di tutte le disposizioni sulla sicurezza che, se non attuate in autunno, trasformeranno le classi in potenziali focolai, decretando un ritorno alle quarantene e alla didattica a distanza. Il sindacato, infatti, ha preso atto che non c’è traccia di provvedimenti tesi ad una significativa riduzione del numero di studenti per classe e ricorda che occorre "sdoppiare le classi" perché non basta intervenire sulle classi over 27 alunni, come ha annunciato il ministro Bianchi, ma è necessario formare classi con non più di 14 alunni per ogni 35 metri quadri.

"La scuola – ribadisce Pacifico - vuole riaprire in presenza e in sicurezza, ma per farlo bisognava ridurre il numero di alunni per classe, creare il necessario distanziamento tra alunni e docenti, offrire tracciamenti continui per tutti sulla diffusione del Covid1-9".

Per il sindacalista poi "ci sono problemi irrisolti come quello del precariato" e, nonostante lo slogan fosse tutti i classe il primo giorni, mancano sia gli insegnanti di ruolo, la metà di quelli autorizzati, sia i precari, in quanto si stanno rifacendo le graduatorie che erano sbagliate. C'è poi un problema di rischio biologico, di quell'indennità che viene data agli altri lavoratori in tempo di Covid, ma anche in assenza del Covid va a compensare il maggior rischio burnout.

"Sono tanti i motivi dello sciopero, non ultimo quello della valorizzazione del personale e della discriminazione in tema di mobilità", afferma il Presidente dell'Anief,l concludendo "vogliamo scioperare oggi per avere una scuola più forte, più giusta e più sicura domani".


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