"Come Anief abbiamo fatto delle precise osservazioni al testo fornito dall'Aran. Siamo più che convinti che dopo quasi cinquant'anni finalmente bisogna adeguare, rispetto alle nuove mansioni e rispetto al lavoro svolto ogni giorno dal personale ATA, dentro e fuori dalle segreterie, i profili professionali e, quindi, anche i titoli d'accesso. È tempo, inoltre, di introdurre quella progressione di carriera che dopo il decreto legge 80 si trova in ogni altra parte della pubblica amministrazione". È quanto afferma il
presidente nazionale Anief Marcello Pacifico commentando le
proposte di riforma dell'ordinamento professionale ATA presentate dal giovane sindacato all'Aran. "Riteniamo che la formazione del personale – prosegue
Pacifico – debba essere fatta in orario di servizio. La formazione deve essere retribuita e finanziata come per il personale docente al quale viene fornito un bonus dedicato. Dopo trent'anni devono essere attivati i coordinatori dei servizi delle segreterie e quelle figure professionali, come gli assistenti alla persona, necessarie per offrire un servizio migliore ai cittadini. Tutto questo partendo dalle risorse aggiuntive e chiare. Stiamo parlando di personale che molto spesso per mille euro al mese, poco più del reddito di cittadinanza, lavora per più di 36 ore. Questo deve cambiare, i livelli devono essere adeguati. Noi abbiamo fatto delle proposte specifiche e abbiamo, persino, ricordato che il personale ATA non riceve nemmeno i buoni pasto, i dsga non possono fare lo straordinario o collocati i part-time. La figura del direttore dei servizi generali amministrativi in realtà è lontanissima da quella, ad esempio, analoga del direttore dei conservatori. C'è un problema grosso e dobbiamo risolverlo ora. Se ne parla da tanti anni ed è arrivato il momento. Abbiamo fatto presente al presidente dell'Aran – ha concluso il leader dell'Anief – l'urgenza di cambiare le cose per migliorare scolastico".
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