"Nuova delusione per i tanti docenti immobilizzati e per il personale amministrativo della scuola italiana. La speranza era che la politica traducesse in atti concreti quello che aveva detto, eliminando i vincoli sulla mobilità nei trasferimenti. Ma questo non è avvenuto". È quanto ha affermato il
presidente nazionale Anief Marcello Pacifico commentando lo
stop agli emendamenti al decreto Sostegni contro i vincoli sul trasferimento del personale scolastico. "Le domande per il personale docente e amministrativo sono ormai scadute; gli emendamenti presentati al decreto legge Sostegni sono stati dichiarati improcedibili. A parole si mostrano tutti disponibili a difendere il diritto alla famiglia e il diritto al lavoro per poi tradire le promesse con i fatti – ha sottolineato Pacifico –. Noi ci appelliamo a questo punto al Parlamento perché questa vicenda non può essere risolta, ancora una volta, nelle aule giudiziarie: bisogna che la politica intervenga prima".
In tale scenario per l'Anief il prossimo passo è
presentare nuovamente tali emendamenti nel prossimo decreto contenimento Covid. "C'è ora il decreto contenimento Covid, lo riproporremo lì – ha annunciato Pacifico –. Lo sblocco dei trasferimenti è, infatti, anche una misura di contenimento: una volta le riunite le famiglie non sono costrette a spostarsi sul territorio nazionale".
Un altro punto evidenziato dal leader dell'Anief riguarda l'
indennità di sede. "Avendo migliaia di posti vacanti disponibili bisogna fare in modo che chi è assunto nelle varie Regioni possa trasferirsi e se si vuole trattenere il personale nelle Regioni è necessario riconoscere nel contratto a docenti e ata, assunti a centinaia di chilometri di distanza dalla propria famiglia, un'indennità di sede. Con il rinnovo del contratto noi siamo pronti a eliminare i vincoli, a chiedere delle deroghe, come è stato fatto in passato dai sindacati, e a riconoscere l'indennità di sede. Ci proviamo ancora una volta con il decreto contenimento Covid, dopodiché l'unica strada sarà, almeno
per coloro che hanno figli fino a 3 anni, quella di poter chiedere l'
assegnazione temporanea. Si tratta di un istituto che riguarda tutti i dipendenti pubblici, si fa con un'istanza che il sindacato mette a disposizione per poter ottenere almeno questo diritto che consente di vivere per un anno accanto ai propri figli".
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