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Scuola, per Anief sbagliate le nuove regole su quarantena a partire da infanzia

"Le nuove regole sulle quarantene dei bambini, in questo periodo in cui la curva dei contagi è alta, non soddisfano i desideri delle famiglie". Lo afferma Marcello Pacifico, Presidente del sindacato Anief, ricordando che "le famiglie vogliono la didattica in presenza, ma vogliono che i propri bambini siano sicuri in classe".

"Come è possibile arrivare fino a 5 contagi in classe prima di attivare la Dad, anche nella scuola dell'infanzia dove non c'è obbligo della mascherina fino a 6 anni", si domanda il sindacalista, aggiungendo che "questo significa negare che il virus abbia una qualche
importanza nei confronti della nostra salute".

"Se è così, cioè se il virus si è trasformato in un banale raffreddore, allora si eliminino tutte le restrizioni e lo si chiami in un altro modo", avverte Pacifico, chiarendo "delle due, una verità: se questo virus è pericoloso, allora bisogna tutelare tutti quanti e le norme che sono state approvate sono norme sbagliate, oppure stiamo andando verso una nuova fase del virus che si sta trasformando in una situazione endemica e quindi capace di poter essere affrontata normalmente nella vita quotidiana, senza neanche più tutte le restrizioni".

"In realtà, non si è verificata né l'una, né l'altra di queste situazioni - conclude il Presidente di Anief - mancano ancora oggi dispositivi di protezione individuale che sono arrivati difettati per chi lavora nella scuola dell'infanzia, ma anche nella primaria e nelle scuole di ogni ordine e grado, così come mancano i sistemi di ventilazione richiesti dagli insegnanti e, ancora, manca una indennità di rischio per quello che si affronta facendo lezioni in presenza".
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