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Anief, molto critica su nuovo concorso scuola infanzia e primaria

E' uscito il concorso ordinario per la scuola dell'infanzia e primaria Teleborsa ha incontrato il Presidente Anief Marcello Pacifico, al quale ha domandato la posizione del giovane sindacato della scuola a tale proposito.

"Come Anief abbiamo studiato questo bando anche con l'ufficio legale e crediamo che anche una volta il Ministero abbia sbagliato".
Molto critico il Presidente pacifico che prosegue: "il ministro Bussetti ha sbagliato a fare questo decreto ministeriale sostanzialmente per 4 motivi: innanzitutto il primo motivo riguarda i posti banditi. Sono stati annunciati 16 mila posti, 3 anni fa erano 26 mila, e riteniamo che i posti sul sostegno siano perché ci sono migliaia di cattedre in organico di fatto in posti in deroga che dovrebbero essere in organico di diritto e quindi andremo a censurare questo primo aspetto"

Proseguendo poi "ancora una volta si escludono gli educatori che invece il tribunale amministrativo ha detto poter partecipare, saranno esclusi anche i laureandi in Scienze della Formazione Primaria, che nelle more conseguiranno il titolo, e tanti abilitati all'estero, per esempio in Romania o Bulgaria e in Italia non viene riconosciuto il titolo acquisito nonostante gli gli fosse stato assicurato. Inoltre, il meccanismo della prova preselettiva, lo troviamo illogico perché questa prova non serve a misurare il merito, motivo per cui, quando qualcuno consegue la sufficienza, non si sa bene il motivo ma deve essere escluso oppure qualora si ritrovi fino a 4 volte il numero dei posti banditi nella graduatoria, dopo la prova preselettiva non può partecipare agli scritti".

Altro punto molto criticato che trova in disaccordo Pacifico con quanto previsto dal Ministero è la questione del servizio: "siamo assolutamente contro il fatto che il servizio non venga valutato, nel 2016 era stato valutato. Si parla tanto di stabilizzare i precari, i concorsi sono la strada maestra per stabilizzare i precari ma il loro servizio non viene valutato. Infine nelle graduatorie di merito finali, ancora una volta si parla della quota del 10% degli idonei, ma la legge è chiara: chi supera il concorso è idoneo e quindi andremo a attivare dei ricorsi al TAR per, ancora una volta, far rispettare il diritto nella nostra scuola e nella gestione dei concorsi".
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