Assieme agli insegnanti anche il
personale amministrativo ed educativo della scuola
ha protestato in tutte le piazze italiane contro il decreto Sostegni Bis, perché il provvedimento non offre alcuna soluzione e, ancora una volta, disconosce l'esistenza di queste categorie. Lo afferma il
Presidente del sindacato Anief, Marcello Pacifico.
"Nell'ambito del Patto per la scuola, noi dell'Anief
avevamo chiesto al governo delle
ipotesi di reclutamento anche per il personale amministrativo ed educativo: ecco perché bisogna intervenire subito", afferma.
"Basti pensare per esempio che i
facente funzione Dsga si assumono soltanto se hanno una laurea - spiega il sindacalista - quando in realtà esercitano da anni il loro servizio nelle nostre scuole senza la laurea. Il problema ancora una volta è: per quale ragione con
una laurea o senza una laurea si può fare un certo tipo di lavoro e solo per una tipologia di un contratto e non per l'altra".
"C'è poi un
problema di organici e di profili professionali: ci sono 20.000 posti mai attivati nei profili di coordinamento - ricorda - e ci sono anche dei problemi su posti che sono stati dati al personale delle cooperative e non sono stati dati ai supplenti a tempo
determinato".
"Lo stesso vale per il
personale educativo, ma anche personale docente" - sottolinea il Presidente dell'Anief - per esempio ci sono gli
insegnanti di religione cattolica che non hanno avuto un concorso straordinario e non hanno un canale riservato come le Graduatorie per le Supplenze di prima fascia per poter essere assunti. E quindi anche loro da anni subiscono questa precarietà ed è da16 anni che non c'è alcun concorso espletato per loro. C'è anche un problema per gli
insegnanti che hanno assunto un ruolo, hanno superato l'anno di prova, sono stati valutati dagli organi delle scuole, ma continuano ad essere licenziati o a vedersi riconvertire il contratto a tempo determinato".
"Sono veramente tanti i temi che riguardano il personale della scuola", commenta Pacifico, aggiungendo "tutto questo non può non prescindere dal
rinnovo del contratto. Abbiamo fatto più di
200 assemblee sindacali a distanza nell'ultimo mese e siamo pronti come sindacato a proseguire insieme per
cambiare alcune regole all'interno del contratto e fare in modo che il
Patto per la scuola sia rispettato dal governo".
"