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Il 2022 è stato dichiarato dalla Commissione europea guidata da Ursula von der Leyen
l'anno della digitalizzazione, per questo la Commissione europea insieme al Parlamento europeo ed al Consiglio d'Europa hanno
programmato entro il 2027 di andare a monitorare cosa stanno facendo gli Stati Membri su questa carta che dovrà essere creata, la
carta dei diritti dei cittadini alla digitalizzazione, ma anche i diritti dei lavoratori in questo processo di trasformazione digitale". Lo ha ricordato Marcello Pacifico, Presidente di CESI Accademia Europa.
"La
Commissione Europea procederà anche all'elaborazione di un
passaporto digitale, che quindi potrà essere utilizzato da tutti gli Stati Membri, anche per
poter avere accesso agli uffici delle pubbliche amministrazioni in qualsiasi Stato Membro".
"Tutto questo viene accompagnato dalla
CESI- spiega Pacifico - che ha siglato anche un
accordo per tutelare i diritti dei lavoratori in questo processo: bisogna stare attenti al
diritto alla disconnessione, bisogna stare attenti ai problemi legati alla
cybersicurezza, bisogna stare attenti anche alla
tutela della vita privata.
"Tutto questo è quello che stiamo affrontando con il
progetto DiWork, che è stato fatto dall'accademia CESI in collaborazione
appunto con l'Unione Europea, per poter presentare uno studio dove si presentano di fatto anche tutte le necessità che vengono dai Lavoratori europei".
"La CESI rappresenta 5 milioni di lavoratori in Europa. Bisogna
coinvolgere i lavoratori ed i sindacati in questo processo perché queste riforme non possono essere create dall'alto ma devono essere vissute da tutti i lavoratori, che devono avere chiaro qual è il fine di questo processo così da poter
partecipare in maniera più coinvolta e più consapevole", afferma il sindacalista, concludendo "non bisogna poi dimenticare la necessità di formare più del 60% dei cittadini europei sul digitale, che è il primo obiettivo che la Commissione Europea ha inserito nei piani di ripresa resilienza come anche l'Italia".