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CESI, 2° giorno evento Precariato Palermo. Pacifico chiede parità di trattamento

Si conclude oggi la due giorni a Palermo del convegno-progetto della Cesi Accademia Europea sul tema "Lavoro precario - dotare i sindacati delle capacità necessarie per raccogliere nuove sfide", finanziato dalla Commissione UE. Marcello Pacifico, vicepresidente Accademia Europa Cesi e presidente Anief, a conclusione dei lavori ha ribadito che "la flessibilità non può essere sinonimo di precarietà e che la dignità del lavoro deve essere rispettata e deve essere rispettato anche il diritto comunitario".

Pacifico ha spiegato che i "sindacati devono informare i lavoratori", chiedere e studiare come "questi diritti sociali vengono applicati in tutti i paesi membri per cercare di ottenere giustizia attraverso vari strumenti, come quello dei ricorsi che in italia portano a 25, 30, 40 mila euro di risarcimento a dei precari che sono stati sfruttati per tanti anni dallo Stato. Non basta questo, continuiamo come sindacato a fare reclami collettivi - prosegue il sindacalista - , ce ne sono due attivi presso il Consiglio d'Europa e oggi abbiamo avuto proprio un rappresentante del Consiglio d'Europa e continuiamo con una campagna anche presso la stampa e i mezzi di informazione per far comprendere come questo problema esiste nella scuola italiana, addirittura è ampissimo. In Germania ci sono solo un 5% di supplenti mentre in Italia si è arrivati a punte del 20%, addirittura del 40% del personale su posti di sostegno, per non parlare di tutti quei contratti atipici, quei contratti occasionali per esempio negli asili nido, per chi lavora nelle sezioni primavera, ancora per il lavoratore socialmente utile e in generale per tutti i precari che continuano nel contratto a non avere la parità di trattamento. Su questo come Anief ci impegniamo, vogliamo che il prossimo contratto vada a riconoscere, l'abbiamo detto anche al ministro Fioramonti, la parità di trattamento tra personale precario e di ruolo", conclude Pacifico.

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