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Nuove assunzioni scuola: tutto cambia, nulla cambia

"Le nuove 52.000 immissioni autorizzate dal Governo non soddisfano il mondo della scuola perché non sconfiggono né la precarietà né la supplentite né il precariato – è il Presidente ANIEF Marcello Pacifico a parlare in un’intervista rilasciata a Teleborsa alcuni giorni fa – non risolvono il precariato perché di fatto ogni anno più di 100 mila cattedre sono assegnate al personale precario, quindi convertire solo 15 mila cattedre dall’organico di fatto all’organico di diritto, significa continuare a chiamare per i prossimi 2 anni, sempre 85 mila supplenti come docenti del personale della scuola, quindi uno su otto per poter portare avanti le nostre scuola".

Tutto questo lede l’aspettativa della continuità didattica delle famiglie, lede l’aspettativa di vita e non valorizza tutto il personale docente che è impegnato ogni anno a servire lo Stato, dichiara Pacifico "ancora una volta permane la supplentite per non parlare del personale ATA che addirittura la cui ultima immissione in ruolo risale al 2011, è da 6 anni che non vengono assunti, il tutto sommato al resto, perché il personale ATA è fondamentale, fa si che le nostre scuole non funzionino".

Anief ha denunciato anche all’Unione Europea come la Buona Scuola, anche con quel piano straordinario non abbia risolto i problemi del precariato e fa sapere il Presidente Pacifico che entro il 23 giugno il Governo italiano dovrà dare delle risposte serie sul perché dell'attuazione di questa politica.
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