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Scuole in sicurezza: mancano ancora i DSGA, appello di Anief al Governo per procedura straordinaria

Per riaprire le scuole in sicurezza, a settembre, tanti sono gli adempimenti però sono troppo pochi i direttori dei servizi generali e amministrativi in servizio presso le scuole. Ne mancano più di 3.000, quasi uno su due - afferma Marcello Pacifico presidente nazionale del sindacato della scuola, Anief -. E' vero c'è un concorso che è stato bandito e si sta avviando alle sue conclusioni, ma non in tutte le regioni - aggiunge il sindacalista - che spiega come ci sono alcune regioni come Lazio, Campania, Emilia Romagna dove o non sono stati pubblicati gli elenchi finali degli ammessi agli orali o laddove sono stati pubblicati ancora gli orari non si sono conoscono o sono in corso di svolgimento. Questo vuol dire - afferma Pacifico - che purtroppo fra due settimane all'inizio dell'anno scolastico, di questi 3 mila posti banditi, 1.000 forse potranno essere occupati e tra l'altro sono successe davvero cose strane. Nella Regione Lombardia, per esempio, il numero degli idonei oltre a quello dei vincitori, è la metà dei posti banditi, quindi rimarranno da parte più di 200 posti più altri 100 che si sono aggiunti a seguito dei pensionamenti.

Come Anief - aggiunge il presidente del sindacato - ci sentiamo di dire che bisogna intervenire urgentemente nel decreto di agosto, il 104 del 14 agosto, in corso di conversione in legge presso il Senato con degli emendamenti specifici che innanzitutto vadano ad estendere il blocco del 30% degli idonei rispetto all'inserimento delle graduatorie di meriti, in maniera tale che anche negli anni successivi tutti potranno essere assunti, tutti gli idonei, tutti coloro che hanno superato la prova e non soltanto il 30 per cento rispetto al numero dei posti banditi. E, poi, in secondo luogo, che si provveda subito, attraverso una procedura straordinaria urgente, snella, celere, all'immissione in ruolo di tutti quelli amministrativi che da anni svolgono il servizio di facente funzione DSGA e quindi avendo svolto questo servizio si meritano già una riserva dei posti finali, ma un inquadramento, il ruolo giusto di riconoscimento. Se no - conclude Pacifico - succederà quello che è successo lo scorso settembre: i presidi potranno andar in cerca persino di precari pur di nominare qualcuno come direttore dei servizi generali amministrativi nei momenti in cui la scuola post covid per aprire ha bisogno di tutte le risorse che ha a disposizione, in particolar modo di chi è già in servizio.
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