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Precariato, settimana decisiva in Parlamento per avere tutti in cattedra il primo settembre

"Chiediamo alla politica di dare una risposta definitiva questa settimana su un problema concreto, quello di avere migliaia di cattedre scoperte - più di 113mila - il numero più alto dal 2006". E' quanto sollecita Marcello Pacifico, Presidente del sindacato Anief.

"Ci sono tante opportunità come immissioni in ruolo - ricorda - e, purtroppo, andranno tutte deserte, perché l'esperienza ci ha insegnato in questi ultimi anni, che non è stata ancora indovinata la strada giusta, quella in vigore 20 anni fa, con doppio canale di reclutamento, per reclutare e chi è specializzato, ma anche per consentire a chi deve prendere una specializzazione ed insegna da anni nella nostra scuola di essere assunto".

"In un sistema nazionale di istruzione, quindi, che comprende sia il sistema statale sia il sistema delle scuole paritarie, queste novità non ci sono, ma noi le abbiamo chieste come emendamento al decreto Sostegni Bis. Probabilmente, in questa settimana si comincerà a
discutere della bontà o meno di alcuni di questi emendamenti, ma noi aspettiamo la risposta del relatore del governo, del Ministro Bianchi", afferma Pacifico, ricordando "c'è stato un Patto per la scuola ed abbiamo convenuto insieme che bisogna dare una risposta concreta a tutto il personale della scuola, ma anche alle famiglie che non possono ancora una volta non avere gli insegnanti in classe il primo settembre".

"Il Premier Draghi quando si è insediato ha detto chiaramente che l'intento del governo è avere tutti in cattedra il 1° settembre, noi siamo per questa strada - sottolinea il Presidente di Anief - quindi abbiamo presentato una proposta ai parlamentari, che l'anno tradotta in emendamento al decreto Sostegni Bis, per assumere dalla prima fascia senza più limiti e dalla seconda fascia a condizione che, chi non ha una specializzazione, possa conseguire questo titolo per poi essere confermato nel ruolo".

"Sembra una proposta di buon senso, noi ne abbiamo presentate tante altre, ad esempio quella di snellire tutte le procedure concorsuali ordinarie. Come sindacato abbiamo fatto tutto quello che potevamo fare, abbiamo sensibilizzato l'opinione pubblica, siamo scesi persino in piazza a manifestare. Ora tocca alla politica dare le risposte", conclude il sindacalista.
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