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Nella Legge di Bilancio si parla di due nuovi
interventi sulle pensioni per evitare il ritorno alla Fornero: qualcuno parla di
quota 41 e qualcuno parla di
quota 64 anni. Noi siamo più che convinti che, al di là delle opinioni personali, bisogna
fare quello che si fa negli altri Paesi economicamente sviluppati dove si va
in pensione a 63 anni col massimo dei contributi". Lo ribadisce
Marcello Pacifico, Presidente del sindacato della scuola
Anief.
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E poi è importante, se si deve accedere al lavoro con dei titoli di studio di formazione superiore,
riconoscere gratuitamente da parte dello Stato il
riscatto degli anni di studio", sottolinea il sindacalista, parlando di "due operazioni importanti per svecchiare non solo la Pubblica Amministrazione e tutto il mondo del lavoro, non solo per aprire le porte ai giovani e
per svecchiare il mondo della scuola, dato che abbiamo la classe docente più vecchia del mondo, ma soprattutto
per garantire una parità di trattamento tra i lavoratori dei paesi economicamente più sviluppati".
"C'è poi un punto fondamentale: le
donne che lavorano devono avere qualcosa di riconosciuto, un qualche contributo importante, in particolar modo se hanno dovuto affrontare anche la maternità, perché se si vuole avere un Ministro della Natalità in Italia bisogna anche
intervenire concretamente per garantire il diritto delle donne ad essere madri e lavoratrici".