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Sostegno: diritti negati. Uno su due è in deroga, a rischio la continuità didattica

La carenza di insegnanti di sostegno in organico ed la negazione del diritto allo studio tornano al centro del dibattito grazie all'Anief. Il sindacato - ricorda il suo Presidente Marcello Pacifico - "ha fatto una denuncia al Comitato europeo per i diritti sociali tre anni fa e sta continuando a rispondere alle osservazioni dello Stato italiano, perché il problema del sostegno ancora oggi rimane inascoltato".

Questo accade perché la metà degli organici è su posti in deroga, nonostante il numero degli alunni con handicap certificato sia aumentato. "Oggi ci ritroviamo in Sicilia più di 11 mila posti in deroga su 13mila posti in organico di diritto, ma questa è la fotografia di un Paese dove il diritto all'inclusione è ancora negato", sottolinea Pacifico, ricordando "abbiamo solamente 100mila insegnanti di ruolo su posti di sostegno - ricorda il sindacalista - e ne abbiamo altri 90 mila che sono chiamati su posti in deroga".

"L'Anief con l'iniziativa gratuita per le famiglie "Non un'ora di meno" - afferma il sindaclista - riesce ad ottenere dei posti che vengono addirittura negati rispetto al PEI e quindi con degli interventi urgenti da parte die giudici, ma che comunque non rispecchiano il diritto all'inclusione ed alla continuità didattica".

"Speriamo che questa volta l'Europa metta un freno all'Italia e che finalmente si possa garantire il diritto allo studio di tutti i nostri alunni", conclude il Presidente dell'Anief.


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