"È stata approvata dal Parlamento la
legge per l'assunzione quest'anno di
30.000 insegnanti di sostegno dalle GPS, le graduatorie per le supplenze, come aveva chiesto Anief". Lo sottolinea
Marcello Pacifico, Presidente del sindacato, ricordando che "
Anief avrebbe voluto anche far assumere i precari
su posto curriculare e poi
dalla seconda fascia".
"Vedremo se con il
decreto salva-infrazioni, dal prossimo anno, riusciremo a modificare la norma. - prosegue il sindacalista - Nel frattempo c'è anche una
novità positiva per chi si è specializzato all'estero: a differenza di quanto accaduto fino all'anno scorso, sarà consentito loro, dal prossimo anno, avere
contratti di supplenza, anche se in coda a chi è inserito a pieno titolo,
in attesa che venga sciolta la riserva. L'altra novità è che
non potranno essere immessi in ruolo ora, ma se già individuati come aventi diritto potranno essere immessi in ruolo negli anni successivi quando sarà riconosciuto il titolo".
"Sembrerebbe una bella notizia - commenta il Presidente di Anief - ma c'è il problema che
non possono partecipare alla call veloce, cioè alla scelta di un'altra regione per poter essere assunti da subito".
"A dispetto di queste
luci ed ombre, il bilancio è certamente positivo, poiché si fanno delle
immissioni in ruolo in più, in particolar in modo di insegnanti specializzati, però rimane la nostra
contrarietà per l'esclusione di chi si è specializzato all'estero e ancora teme di non veder riconosciuto un titolo in Italia in palese violazione delle norme italiane e delle norme europee dopo 4-5 anni".
"Questa è una cosa veramente assurda, per questo come
Anief abbiamo deciso
insieme all'associazione Radamante, di
portare avanti i ricorsi per far partecipare come avente diritto chi si è specializzato all'estero ed è stato inserito con riserva nelle GPS, quindi farlo
partecipare alla call veloce, per l'assunzione in una regione diversa per essere successivamente assunto, ma a pettine, non in coda, perché non è colpa sua se il ministero dopo anni non riconosce questo titolo".
"
Il titolo è valido - ribadisce Pacufico - a maggior ragione dopo che il Ministero ha fatto già un'istruttoria ed lo ha ritenuto valido e per altri soggetti. Pertanto ribadiamo alla nostra
volontà di ricorrere contro questa esclusione".