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Nodo precariato scuola non risolto. Sarà tema centrale anche nel 2020

"Il tema del precariato sarà un tema centrale per tutto il 2020" nel settore della scuola. Lo conferma Marcello Pacifico, Presidente del sindacato Anief, prospettando quali saranno i temi caldi nel 2020 alla luce di quanto approvato dalla legge sulla scuola, la legge 159 del 20 dicembre, e dalla Legge di Bilancio.

"Fondamentalmente, il problema del precariato non è stato risolto. L'Anief lo ha denunciato durante lo sciopero del 12 novembre, durante le audizioni parlamentari, durante anche il dibattito con l'opinione pubblica e con la stampa", ha affermato il leader del giovane sindacato della scuola, aggiungendo che "il problema del precariato è veramente grande, molto probabilmente ci vorranno ancora
diversi giorni prima che si possa di nuovo riaprire tutti i tavoli al Ministero, visto lo spacchettamento tra Ministero dell'Istruzione e Ministero dell'Università e Ricerca".

"Noi preghiamo il Presidente del Consiglio, che ha l'interim in di questo momento, ed i futuri ministri Azzolina e Manfredi, di intervenire subito con delle soluzioni tampone, che non possono essere diverse da quelle indicate dall'Anief", afferma Pacifico, spiegando che "la prima cosa importante per il personale docente è consentire il reclutamento dalle graduatorie d'istituto: non si possono aspettare due o tre anni ed avere quasi 300 mila supplenti in attesa dei nuovi concorsi, perché se anche i concorsi si dovessero fare nel
minor tempo possibile, ci vorrà più di un anno e mezzo".

"C'è la possibilità entro giugno - afferma - di consentire alle graduatorie d'istituto provinciali di dare supplenze annuali o fino al termine delle attività, ma anche scorrerle nel momento in cui sono esaurite le graduatorie ad esaurimento. In questo modo andremo a decurtare subito tutti i precari di seconda e terza fascia e andremo finalmente a diminuire quella supplentite che caratterizza la scuola italiana".

"Nella ricerca - sottolinea Pacifico - bisogna immediatamente ripristinare il ruolo del ricercatore a tempo indeterminato presso l'Università. Questa opzione è fondamentale".

Il Presidente di Anief ribadisce che "bisogna utilizzare le graduatorie anche per il personale AFAM senza dimenticare il personale ATA" - circa 40 mila persone - ed il personale delle cooperative che hanno anch'essi diritto ad essere stabilizzati. "Tutti ne parlano quando ci sono dei problemi legati alla sicurezza, le tragedie che avvengono nelle scuole, e poi tutti si dimenticano", afferma.

"Sono delle iniziative che si possono fare subito a costo zero", ribadisce il leader del sindacato, ricordando che "tenere un precario costa di più allo Stato per i risarcimenti" e quindi vale la pena assumere.

"Come Anief siamo pronti e disponibili al confronto, sia con il Presidente del Consiglio sia con i Ministri nominati. La cosa importante è agire subito per non avere il prossimo anno dei precari nella scuola, università, ricerca, Afam e delle accademie".
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